Io non sono razzista ma… è il nuovo singolo del rapper torinese Guglielmo Bruno in arte Willie Peyote, terzo estratto dal nuovo album Educazione Sabauda (ThisPlay Music), che è possibile ascoltare integralmente su Spotify dal 27 novembre 2015. Il disco sarà disponibile su iTunes a partire dal prossimo 11 dicembre ed in tutti i negozi dal 22 gennaio 2016.
Dopo aver rilasciato il videoclip di Peyote451 (l’eccezione), il lyric video di La Dittatura dei Non Fumatori, l’artista classe ’85 ha reso disponibile poche ore fa, il video ufficiale di Il Periodo di Mer*a più Bello della Mia Vita, ma non finisce qui in quanto l’ironica canzone Io non sono razzista ma, viene trasmessa dalle emittenti radiofoniche italiane a partire da venerdì 27 novembre ovvero oggi.
Come si evince dal titolo, nel pungente brano, il rapper parla di immigrazione in un testo che credo, milioni e milioni di italiani condividerebbero in pieno. Nell’inedito, la cui strumentale ritmata dal sapore swing, è stata prodotta da Frank Sativa accompagnato da Adriano Vecchio al basso, all’ukulele e al mandolino, Willie si prende gioco delle frasi fatte e degli slogan relativi ai flussi migratori e all’accoglienza per svelare l’ipocrisia e il razzismo che si celano dietro alcune prese di posizione.
Questo pezzo affronta quindi in modo ironico, ma non senza polemica, il tema di grande attualità dell’immigrazione e i luoghi comuni sugli stranieri che affollano i social network, i quotidiani e la campagna elettorale di molti politici.
Siete curiosi di ascoltare la canzone? E’ possibile farlo cliccando sull’immagine della copertina che trovate sotto, insieme alle restanti quindici tracce che compongono il disco, il tutto ovviamente previa iscrizione gratuita su Spotify.
Appena dopo la cover, trovate il testo da noi trascritto in anteprima per voi che ci seguite sempre.
Io non sono razzista ma testo – Willie Peyote
Mi piace guidare nei giorni di pioggia
quando come d’incanto
il tergicristallo va a tempo col pezzo
che sto ascoltando.
Mi piace guidare nei giorni di pioggia
quando come d’incanto
il tergicristallo va a tempo col pezzo
che sto ascoltando.
Tu vuoi andare via? Si.
Vuoi andare in un posto qualsiasi? Si.
milioni di chilometri, miriadi
di posti come questo, dai fidati
c’è un proverbio cinese che dice prenditi bene
l’impiegato del mese sorride al capo in catene
l’immigrato alle prese con l’accoglienza
(che bel paese)
stop alle nostre frontiere, forse sparare conviene
(bene)
le piccole e le medie imprese
(bene)
largo alle tue larghe intese
bilancio, le entrate, le spese
tutti con troppe pretese tipo alla fine del mese
tranquilli che non è una gara
va impara se conti le attese
tipo quel cingalese, con le rose, sotto la neve
ti vedo a tuo agio come sbirro in borghese
c’è un lavoro di mer*a e il tuo capo è cinese
c’è un lavoro di mer*a e il tuo capo è italiano
tanto ormai lo sappiamo è palese, tutto il mondo è paese
Parla di equità, ce ne fosse la metà
saremo già da un pezzo in fuga in mare aperto
e parla di onestà, ce ne fosse la metà
sareste già da un pezzo, prossimi all’arresto
e dice che non sono un razzista ma, è un razzista e non lo sa
chi dice che non sono un razzista ma, è un razzista e non lo sa
chi dice che non sono un razzista ma, è un razzista e non lo sa
chi dice che non sono un razzista ma, è un razzista e non lo sa
Stando ai discorsi di qualcuno, Lampedusa è un villaggio turistico
i cinesi ci stanno colonizzando e ogni Imam sta organizzando un attentato terroristico
stando ai discorsi di qualcuno, gli immigrati vengono tutti in Italia
qui da noi non c’è più futuro, guardi i laureati emigrati in Australia
beh è troppo facile dire “questi ci rubano il lavoro, devono restare a casa loro”
che poi se guardi nelle strade della mia città, ci sono solo kebabari e compro oro, ma pensa
che se uno che non sa bene la lingua e non ha nessuna conoscenza
riesce a fotterti il lavoro con questa facilità, servirebbe un esame di coscienza
parliamo d’accoglienza, d’integrazione, l’immigrazione è la prima emergenza in televisione
che poi non è tutta sta novità, pensa a tuo nonno arrivato in Argentina col barcone
e invece qui da noi non fanno le moschee perché da loro non fanno le chiese
l’Italia agli italiani, l’ho sentito dire al bar, se non sbaglio il bar era cinese
chi dice che non sono un razzista ma, è un razzista e non lo sa
chi dice che non sono un razzista ma, è un razzista e non lo sa
chi dice che non sono un razzista ma, è un razzista e non lo sa
chi dice che non sono un razzista ma, è un razzista e non lo sa
Parla di equità, ce ne fosse la metà
saremo già da un pezzo in fuga in mare aperto
e parla di onestà, ce ne fosse la metà
sareste già da un pezzo, prossimi all’arresto.