Si intitola L’anima non conta il secondo singolo degli Zen Circus estratto dal nono album in studio La terza guerra mondiale, il cui rilascio è fissato al prossimo 23 settembre per La Tempesta Dischi / Believe / Master Music, a 2 anni e 8 mesi di distanza dall’ultima fatica discografica Canzoni contro la natura. Il progetto è stato scritto, prodotto e registrato dalla stessa rock band capitanata da Andrea Appino, includerà dieci nuove canzoni ed è stato anticipato dal singolo Ilenia, pubblicato lo scorso 13 giugno.
Il secondo tassello della nona era discografica, in pre-order solo su iTunes (al momento), è stato rilasciato il 2 settembre, e porta la firma di Andrea Appino, che l’ha anche registrato e mixato presso 360 Music Factory Recording di Livorno.
Appino (Voce\Chitarra), Ufo (Basso) e Karim Qqru (Batteria) ci propongono questa canzone, che nel finale vede un assolo di chitarra del Maestro Pellegrini, un bel pezzo che, come raccontato dal gruppo “Racconta avvenimenti realmente accaduti all’interno di varie storie di vita – nostre ma non solo -, storie che hanno avuto come luogo di partenza la nostra provincia, ovvero l’asse Pisa-Livorno, dove si snodano le immagini del video. Suggestioni relazionali, presa di coscienza del fatto che bisogna tuffarsi da molto in alto ed essere pronti a nuotare a lungo, senza preoccuparsi troppo dell’anima”.
L’inedito è stato lanciato direttamente tramite il video ufficiale curato dal collettivo Sterven Jønger (già alle prese con “Viva” due anni fa) durante una tre giorni intensa, divertente, folle, melanconica e bizzarra, assolutamente sincera.
Il filmato è stato girato a Livorno e per vederlo cliccate sull’immagine sottostante, dopo la quale trovate il testo.
Testo L’anima non conta – The Zen Circus (Digital Download)
Laura guarda il mare come lo sanno guardare solo certi figli del…
del nordest
ma Venezia non è mare è solo un ideale che non puoi abbracciare mai
e poi mai
sposta i capelli sulla spalla destra e scopre quel disegno fatto di nascosto a suo padre
ma adesso anche il parroco ha un tatuaggio con su scritto l’anima mia
è di dio
il tempo non si ferma
non si è mai fermato e quello che è passato chissà dov’è andato
forse in quel cassetto dove nascondevo la carta stagnola o nel Bar
da Mauro
maledetto il giorno
in cui mi son fidato di questo paese lurido, sperduto, imbarazzato, freddo, grigio, solitario, disastrato
dove ho creduto di esserti vicino ma vicini eran solo i guai
ed i tuoi
l’ambulanza grida e porta via mio padre, il sangue ormai è seccato almeno te l’ho presentato poi son scappato
Firenze, Rimini, Ferrara
la piana e l’autostrada
ma il sole risorge ogni giorno e ogni giorno, i ragazzi al parco si fanno
giù da questo scoglio
giù nel mare in verticale, giù e poi nuotare, non c’è altro da fare, senza bestemmiare, zitto e non fiatare tanto… l’anima non conta
tu libera e felice vai, mi ritrovi dove sai.
Ora cercherò
un amico, un lavoro
poi non lo so
una casa
il decoro
e poi ho visto solo mare, mare, mare, mare, tanto mare, solo acqua tanta nei polmoni che fa male e non riesci a respirare
e ti chiedi i pesci come fanno ma non lo diranno mai,
lo sai
amici a non finire
sembra di impazzire, ti dicono bravo, bravo, sei speciale, ma quanto sei bravo, sei un portento, sei geniale
ma finché non te lo dice lui o non te lo dice lei… non conta
andiamo in centro
andiamo in centro, andiamo a vedere i passeggini rotolare, la gente comperare quello che non può avere
oppure più semplicemente resteremo qua
ma il sole risorge ogni giorno e ogni giorno che passa diventa un ricordo
giù da questo scoglio
giù nel mare in verticale, giù e poi nuotare, non c’è altro da fare, senza bestemmiare, zitto e non fiatare, tanto… l’anima non conta
tu libera e felice vai, mi ritrovi dove sai.