Acqua (Malpensandoti) è il terzo singolo ufficiale estratto da Mowgli nuovo album del rapper genovese Tedua, disponibile in digitale e streaming dal 2 marzo e nel formato fisico dal successivo 7 marzo.
Dopo “La legge del più forte” (certificato Platino – oltre 8 milioni di streams su Spotify e oltre 6 milioni e mezzo di views del video su Youtube) e “Burnout” (oltre 2 milioni e mezzo di streams e oltre 2 milioni di views del filmato), il giovane rapper ligure torna per la terza volta in radio, perché questo pezzo è on air da venerdì 16 marzo 2018.
La settima traccia del disco (interamente prodotto da Chris Nolan, producer di fiducia di Tedua) che ha esordito in vetta alla classifica FIMI/GFK relativa agli album più venduti nella penisola, è chiaramente ispirata (nel sottotitolo ma anche nel ritornello) al celebre brano “Malpensandoti” di Dargen D’Amico, tratto dall’EP del 2010 “D’ parte prima” e dall’album “CD'” rilasciato nel 2011. Del resto Mario Molinari, in arte Tedua, non ha mai nascosto che Dargen, con cui ha collaborato (insieme a Isabella Turso, IZI & Rkomi) in “Il Ritorno Delle Stelle” è sempre stato fonte d’ispirazione.
Acqua è stata scritta dall’interprete classe 1994, come del resto tutte le 14 tracce dell’album (16 nella versione deluxe), che come se fosse un libro, racconta con i suoi “capitoli” la storia in cui il cucciolo d’uomo che affronta la giungla e si prepara a conoscere la civiltà umana, accompagnato da un flow più che mai riconoscibile.
In questo pezzo, caratterizzato da un testo a tratti sgrammaticato, egli sottolinea come in un certo senso si sentisse diverso dagli altri ragazzi, poi parla di una lite finita a pugni, del fatto che non vuole più pentirsi delle sue azioni e anche della relazione che ha avuto con una ragazza, che non lo accettava per quello che era e alla quale non piacevano i suoi amici, il che causò la fine della storia.
Per ascoltare questa e le altre tredici tracks dell’album cliccate sull’immagine, dopo la quale potete leggere le parole che compongono il brano.
Testo Acqua (Malpensandoti)
Baby lo sai non sono il tipo che andava a ballare perché
Litigavo sempre ed ero vestito male
Poi mi sentivo un rapper
Tu ti volevi sco*are uno zarro prepotente di un altro quartiere
Quando mi hanno messo i piedi in testa
Non mi sentivo affatto gangsta
Infatti ho fatto Tedua con i fari nella notte tra la nebbia
Con le nocche gocciolanti sui sedili in pelle nera
Io non porto rancore ma il cuore mio non ha più spazio
Per tenere e temere i ricordi più brutti, le sere più nere in cui sfondi e non bussi
No fra’… nuota
Non la… nota… l’onda
(Ritorna col mare dei sensi di colpa)
Prova, vola
Nolan… pilota
Piro-ette nel cielo
Pignora la casa a una madre il sistema bancario europeo
Tedua non perderti in guai
Quando mi richiami penso “Calmati”
Ti… rendi conto del male che fai
Ma poi quando la vedo
Non penso più
Non so se è lontana o vicina
Come i bimbi, la TV (yeah)
E Il male che ho dentro
Non lo sento più
E non so se è lontano o vicino
Come i bimbi, la TV
(Non lo so, non lo so, non lo so)
Baby mi sono fatto roccia
Ma su un fiore che sboccia
E ti sei accorta fossi povero e i miei amici dei balordi
Ed un rimprovero mi diedi, mettendo alle mie ruote i bastoni come freni
E così mandai tutto a pu**ane
Come una serie senza più puntate
Pensai non ti impuntare, tu puntuale
Come un rituale a ricordarmi che le palle non si fanno con le spalle palestrate
Da come vi palesate io vi sgamo e palleggiate
(Shhhh!)
Parla piano di ca**ate.
Ho bisogno che tu sappia usarmi
Non allarmarti, amarsi è come armarsi, voltarsi e contar dieci passi
Guardami le ali ferite lungo la superficie che sbatto sul vetro come Edvige*
Quando ti porto brutte notizie
Piccione viaggiatore se intercetta le notifiche
E un fra’ va in crisi d’astinenza
Ru-ba-va perché ha provato scimmia**
Tutta la city è una giungla
Se esce Shere Khan, Mowgli va in fuga***
Poi quando la vedo
Non penso più
Non so se è lontana o vicina
Come i bimbi, la TV (yeah)
E Il male che ho dentro
Non lo sento più
E non so se è lontano o vicino
Come i bimbi, la TV
(Non lo so, non lo so, non lo so, Tedua accetta)
Significato di alcune parti
* si paragona a Edvige, la civetta di Harry Potter, obbediente e protettiva nei suo confronti.
** Avere la scimmia o avere la scimmia sulla spalla è un aforisma di origine americana che deriva dalla frase “Money on one’s back”. Il detto “avere la scimmia” sta ad indicare un individuo, che sotto l’effetto di droga subisce un’importante crisi di astinenza.
*** la città è una giungla e paragona alla polizia Shere Khan, la tigre del film “il libro della giungla” che dava sempre la caccia a Mowgli, in quanto reo di essere figlio di colui il quale gli aveva ferito il muso. Mowgli è un ragazzo qualsiasi che trasporta droga.
Curiosità sul sottotitolo
Malpensandoti dovrebbe essere un gioco di parole fra l’aeroporto milanese “Malpensa” e “malpensante”, ovvero chi per natura propria, è incline a pensare male del prossimo, a interpretare nel senso peggiore le azioni e i comportamenti altrui.