Nel quinto album di Mecna, Mentre Nessuno Guarda, è stato aggiunto Soli, nuovo singolo in cui il rapper e grafico collabora con Ghemon e con la cantautrice torinese Ginevra Lubrano. Il testo e l’audio.
Da giovedì 11 febbraio 2021 è disponibile per Virgin Records questa nuova e bella canzone prodotta dal lombardo Zef, al secolo Stefano Tognini, dallo stesso giorno della release anche on air.
Il rapper, cantautore e grafico pugliese classe 1987, torna alla ribalta con questo gradevole brano, che arriva dopo il grandissimo successo della quinta era discografica composta da 14 interessanti tracce e anticipata da Ho guardato un’altra, Così forte/Paura di me, Vivere (ft. IZI) e Tutto ok (feat. Frah Quintale), tutti grandi successi, in particolar modo l’ultimo, che per oltre 3 mesi e mezzo è stato nella zona alta della classifica, raggiungendo la top 15 delle canzoni italiane più trasmesse dalle emittenti radiofoniche nazionali.
In questa nuova registrazione, il poliedrico artista ha deciso di coinvolgere il rapper e cantautore avellinese Gianluca Picariello, aka Ghemon, tra i più apprezzati artisti della scena soul e hip hop italiana, e l’astro nascente del cantautorato Ginevra, che devo ammettere, ha una voce veramente meravigliosa.
Come da titolo, questo pezzo è incentrato sulla solitudine, su come questa viene vista dai tre artisti, che spiegano il rapporto che hanno con lo “stare soli”, le paure, l’inquietudine ma anche le risorse legate a quella che su Wikipedia viene definita una condizione e un sentimento umano, nei quali l’individuo si isola per scelta propria (se di indole solitaria), per vicende personali e accidentali di vita, o perché isolato o ostracizzato dagli altri esseri umani, generando un rapporto (non sempre) privilegiato con se stesso.
Testo Soli di Mecna, Ghemon e Ginevra
Download su: Amazon – Ascolta su: Apple Music
[GINEVRA]
Na-na-na-na-na, na-na-na
[1a Strofa: Mec., Ghem.]
Yeah
Ci sono giorni in cui mi sveglio con la voglia di cambiare tutto
Ma per cambiare tutto
Bisogna stare bene soli
Che poi si muore sempre soli
Ci sono giorni in cui mi sveglio ma mi sembra di essere già stanco
Sul mio letto coi ricordi a fianco
Ormai non siamo più gli stessi
Sia nei modi sia negli interessi
Cresciuti quasi soli, quasi subito
Stanchi di perdere sempre tutto come al solito
Per adesso
Per adesso
[Rit.: GINEVRA]
Io non aspetto qua
In fondo ho perso già
La via di casa
Na-na-na-na-na, na-na-na
Ma ho ancora in tasca quel biglietto per tornare da te
E questo viaggio ora mi sembra inevitabile
Dovunque vada
Na-na-na-na-na, na-na-na
[Post-Ritornello: GINEVRA]
Ci sono solo io
[2a Strofa: Mecna]
Ah
Ero quasi a terra quando hai detto: “Ciao”
Sento la tua voce in mezzo a questo caos
Sembra una prigione, ma è una super SPA
Con piscina a sfioro ed una vista wow
Mamma mia, ti so a memoria tipo liturgia
Nodo al petto, troppo stretto
Cuore aperto, chirurgia
A volte si è insieme per stare soli
A volte da soli si sta bene
Ho imparato il resto a piccole dosi
Mentre mi toglievo le catene
E ora che mi sfiori
Non ci resta che lasciare il mondo là fuori
Per essere soli insieme
Non essere insieme soli
[Rit.: GINEVRA]
Io non aspetto qua
In fondo ho perso già
La via di casa
Na-na-na-na-na, na-na-na
Ma ho ancora in tasca quel biglietto per tornare da te
E questo viaggio ora mi sembra inevitabile
Dovunque vada
Na-na-na-na-na, na-na-na
[Ponte: Ghem.]
I giorni si ripetono
Ma io distinguo tra le voci attorno
Una che mi chiama verso il fondo
A cui non vorrei più dare ascolto
Stavolta l’ho capito quasi subito
Non voglio andarmene giù di testa come al solito
Per adesso
Per adesso
[Rit.]
(Io) Io (non) non aspetto qua
(In) In (Fon-do ho perso) fondo ho perso già
La via di (di) casa
Na-na-na-na-na, na-na-na
Ma ho ancora in tasca quel biglietto per tornare da te
E questo viaggio ora mi sembra inevitabile
Dovunque vada
Na-na-na-na-na, na-na-na
[Post-Rit.: GINEVRA]
Ci sono solo io (Na-na-na-na-na, na-na-na)
Ci sono solo io
Ci sono solo io
(Na-na-na-na-na, na-na-na)