Il cantautore statunitense Sergio Sylvestre è tornato con il nuovo singolo battezzato Parolacce, rilasciato il 10 maggio 2019. Leggi il testo (che a quanto sembra è stato scritto da Alessandro Mahmoud, il vincitore di Sanremo 2019) e ascolta l’audio.
Diventato celebre nella penisola, dopo aver trionfato con merito alla quindicesima edizione del talent show Amici, il “gigante buono” Sergio ha una voce straordinaria ed è un peccato che un talento del genere si trovi a interpretare un brano, prodotto da Zef, al quale riserverei solo “parolacce”.
Mi spiace tanto dirlo, ma è a parer mio molto deludente la nuova canzone di questo ragazzo classe 1990, italiano d’adozione, che tuttavia in futuro avrà sicuramente modo di rifarsi.
Ma tralasciando i giudizi personali, qui Sergio canta la fine di una storia d’amore e l’amarezza che ne scaturisce, ma anche i sensi della rivincita.
In data odierna uscirà anche il coloratissimo video che accompagna questo pezzo, ambientato in un diner american graffiti style.
Molto carina ed eloquente la cover, che ritrae la versione animata del cantante con due cerotti che gli chiudono la bocca.
Parolacce testo – Sergio Sylvestre
La notte se ne va, se ne va
lasciando in bocca il sapore di quei palazzi grigi
quelli dove abitavi tu
chissà se tornerà, tornerà
la voglia di abbracciarsi di domenica
ti scrivo ma non rispondi più.
Ho provato a non dare peso
agli sguardi dei tuoi amici
chissà poi tu cosa gli dici
sembravano felici tranne te chissà perché
come farò ad accettare le tue parole
che usavi per farmi male
ma più che parole erano solo parolacce
erano solo parolacce
erano solo parolacce.
Magari cambierà, cambierà
la voglia di sentirsi meno stupidi
sdraiato qui sotto un cielo blu.
Ho provato a non dare peso
agli sguardi dei tuoi amici
chissà poi tu cosa gli dici
sembravano felici tranne te chissà perché
come farò ad accettare le tue parole
che usavi per farmi male
ma più parole erano solo parolacce.
Credo che
(ho dato tutto forse troppo per avere in cambio la metà ma)
bevo per
(dimenticare che il problema fosse soltanto la tua età)
uno come me, come me
dovrebbe fregarsene di te
ma per una come te, come te
fregarsene è fin troppo facile.
Ho provato a non dare peso
agli sguardi dei tuoi amici
chissà poi tu cosa gli dici
sembravano felici tranne te chissà perché
come farò ad accettare le tue parole
che usavi per farmi male
ma più parole erano solo parolacce
erano solo parolacce
erano solo parolacce.