Rocco Hunt, Vene e vvà: testo e video ufficiale (nuovo singolo)

Si intitola Vene e vvà il nuovo singolo di Rocco Hunt, in rotazione radiofonica e disponibile negli store digitali da venerdì 4 settembre 2015.

Davvero niente male questa canzone, che anticipa l’uscita del nuovo atteso album di inediti SignorHunt, che farà seguito a ‘A Verita’ 2.0 e ‘A Verità, pubblicati rispettivamente il 25 marzo ed il 4 novembre 2014. Inutile dire che l’ultima fatica discografica del rapper campano è stata un grande successo

L’inedito è una denuncia sociale che non grida allo scontro, ma si rifà a dei valori etici e morali. Nel brano Hunt denuncia un sistema corrotto: politica, mare distrutto, le persone che sono ormai troppo intente a guardare il telefonino senza parlare più, le morti negli stadi, le cose materiali che stanno portando il mondo alla sua distruzione, mentre restano solo i principi dell’uomo, tramandati di generazione in generazione.

Vene e vvà è un pezzo prodotto da Takagi & Ketra che hanno composto la musica insieme a Rocco Hunt, che ha firmato questa canzone significativa e soprattutto orecchiabile, che sono certo i tantissimi fans del rapper apprezzeranno. Nel brano l’hip hop si fonde con il raggae, rielaborando il suo classico sound grazie anche al flauto di Enzo Avitabile e i cori di Emiliano Pepe.

Prossimamente sarà possibile vedere il videoclip del singolo e nell’attesa, qui potete vedere quella che Rocco ha chiamato “Anteprima abusiva del video“.

A seguire trovate il testo completo della canzone, mentre cliccando sull’immagine in basso accedete all’audio che, previa iscrizione su Spotify, potete ascoltare gratuitamente.

Update: nemmeno il tempo di pubblicare l’articolo, che è uscito il video ufficiale di Vene e vvà.

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Testo Vene e vvà – Rocco Hunt (Digital Download)

C’era una volta un signore su un’isola
era la voce di Kingston Town
le sue parole che facevano politica
la ribellione dentro un cuore rastaman

Ci hanno sporcato il mare, il futuro dei nostri figli
pensavo a mille cose il mese scorso, ero un po’ giù
perché se cadi qua è raro che ti ripigli
e poi la vita diventa il contrario di quello che sogni tu
e nelle metro tutti con il cellulare
questa gente, guarda lo schermo non si parla mai
ha il terrore grazie alle notizie del telegiornale
che trasmette ogni giorno le tragedie, le vendette e i guai
portami dove è sempre giorno e c’è sempre il sole
dove il tempo è bello e non cambia le persone
un posto dove queste chiacchiere non fanno più rumore
dove non conta ciò che hai oltre la passione
ho visto il mare e i bambini correre a riva
nel disastro generale e la politica cattiva
ho visto morti negli stadi e dopo a chiederci il perché?!
siamo schiavi di un sistema ora ti parlerò di un Re.

C’era una volta un signore su un’isola
era la voce di Kingston Town
le sue parole che facevano politica
la ribellione dentro un cuore rastaman
mi ha insegnato che la libertà la trovi nel vento
vene e vvà, vene e vvà
e che non serve essere ricchi, il vero ricco lo è dentro
vene e vvà, vene e vvà

Lo vedi questa strana vita come fa
ci passa avanti e poi ci ruba il tempo
siamo tranquilli senza ansie da città
quanto sei bella mentre stai dormendo
yehh, yehh tutt’ cos’ vene e vvà
yehh, yehh tutt’ cos’ vene e vvà
Ogni dolore prima o poi scompare
e tutto il resto viene e va, processo naturale
anche le cose difficili da dimenticare
prima o poi saranno paranoie lontane
come a Kingston
dove ci sveglia il sole, l’odio ancora non ha vinto
le persone ti sorridono d’istinto
quel signore vive ancora nelle profezie che ha scritto
il paesaggio sembra finto, tipo preso da un dipinto
l’estate sta finendo, sento già la nostalgia
so che tutto viene e va, come viene poi va via
l’amore vene e vvà, tutt’ cos’ vene e vvà
ma un sistema ormai corrotto purtroppo nmon po’ cagnà

C’era una volta un signore su un’isola
era la voce di Kingston Town
le sue parole che facevano politica
la ribellione dentro un cuore rastaman
mi ha insegnato che la libertà la trovi nel vento
vene e vvà, vene e vvà
e che non serve essere ricchi, il vero ricco lo è dentro
vene e vvà, vene e vvà
mi ha insegnato che la libertà la trovi nel vento
e che non serve essere ricchi, il vero ricco lo è dentro
yehh, yehh tutt’ cos’ vene e vvà
yehh, yehh tutt’ cos’ vene e vvà

 


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