Il rapper napoletano Emanuele Caso, in arte Random e il collega e cantautore romano Carl Brave, per la prima volta insieme sulle note di Marionette, singolo rilasciato il 27 marzo 2020 via Visory Records.
Il testo e l’audio di questa interessante canzone, scritta a quattro mani dagli interpreti, composta da, Daniele Vantaggio, Andrea Passaretti e dall’ormai fidato Samuel Balice, aka Zenit, che ha anche curato la produzione.
Dopo i successi di Chiasso, Rossetto e Scusa a a a, che insieme al brano in oggetto saranno racchiusi nel futuro album in uscita nei prossimi mesi, è il momento di questo pezzo nel quale, le Marionette, schiave di una relazione malsana, fanno di tutto pur di non perdere la persona amata, inconsapevoli che sia proprio lei il loro burattinaio. Random invita quindi tali marionette a tagliare i fili che le imprigionano e ad allontanare le persone sbagliate dalla loro vita.
Marionette Random testo
[Strofa 1]
In tele non c’è niente, sento le tue mani fredde su di me-eh
ma sei sempre uguale, non ti sai accontentare
e siamo come marionette innamorate, non sappiamo che
non ti puoi fidare e non ne posso più
[Ritornello]
A volte basta chiudere gli occhi
perché non fidarsi un po’ fa male anche a me-eh
e non prendi le tue scelte da un po’
e quel burattinaio forse ha fatto un guaio quando ha scelto te
[Strofa 2]
La rabbia che mi prende se ti vedo con quel tipo che
non vuole il tuo bene, fa il matto quando beve
ma non te ne frega niente, come se non bastasse
fai finta di niente, la vivi come se fosse normale
tanto alla fine chi è normale non si perde
non si perde nelle cose da fare
[Ritornello]
A volte basta chiudere gli occhi
perché non fidarsi un po’ fa male anche a me-eh (un po’, un po’ fa male anche a me)
e non prendi le tue scelte da un po’
e quel burattinaio forse ha fatto un guaio quando ha scelto te
[Strofa 3: Carl Brave]
Quel burattinaio forse ha fatto un guaio
ha il sorriso affilato come arma da taglio
lui ti ha fatto il naso
per sentire il suo profumo da lontano, è merda, non è cioccolato
poi le braccia
per stringerlo che questa è una vitaccia
le gambe lunghe, per essere elegante
la chiacchiera da Roma benestante
la Roma alto locata
ma le tue radici crescono innaffiate di borgata
il viso per metterci la faccia
che più che un fidanzato, giuro, mi pare un magnaccio
non devi di “ti amo” ma “mi amo”
è un po’ che ci vediamo
la nostra storia scivola come un catamarano
sta’ mano nella mano non vuol dire essere uniti
spegni il cervello un attimo, unisci sti puntini
e se non lo capisci allora dormi sugli allori
io quando poi ci sono, vedi che ti aspetto fuori
[Ritornello]
A volte basta chiudere gli occhi
perché non fidarsi un po’ fa male anche a me-eh
e non prendi le tue scelte da un po’
e quel burattinaio forse ha fatto un guaio quando ha scelto te