Si intitola Ragazzo di Destra il nuovo singolo di Colapesce e Dimartino e sta animando il web come non succedeva da molto tempo.
Fabrizio De André, nel 1966 pubblicava “La Guerra di Piero” al cui interno, tra i tanti, veniva snocciolato un concetto molto semplice quanto importante: E mentre marciavi con l’anima in spalle vedesti un uomo in fondo alla valle che aveva il tuo stesso identico umore, ma la divisa di un altro colore. Il messaggio è chiaro: al di là delle fazioni – in quel caso relative ad una guerra – ci sono delle cose che uniscono tutti. Come la paura o l’incertezza.
E questo stesso identico fine comunicativo lo ritroviamo nelle ultime parole del nuovo singolo di Colapesce e Dimartino, Ragazzo di Destra. Quando i due cantano: Sei sul ciglio di una scogliera, come me hai paura, ma è una splendida sera ritroviamo quel messaggio di tanti anni fa. Una fotografia assolutamente oggettiva e astratta politicamente su come i ragazzi di oggi possano sentirsi, al di là del colore politico. E il messaggio, almeno secondo noi, è tutto qui.
Ragazzo di Destra, perché nasce la polemica sulla canzone di Colapesce e Dimartino?
Ci sono i luoghi comuni sull’immaginario della gioventù che, soprattutto negli anni ’90, aderiva a partiti estremisti di destra? Assolutamente sì. Dal bomberino al tirapugni alla necessità di appartenere ad una squadra. Ma ci sono anche i cliché di sinistra come quello di mettere dei fiori nei vostri cannoni, qui tradotto con Posa il manganello e prendi un fiore.
Il web si è diviso però su questa canzone il che, a ben pensarci, è anche un bene visto che oggi le canzoni non stanno quasi più facendo discutere, ma riescono solo a intrattenere (e il duo Colapesce Dimartino ha già denunciato questa cosa con Musica Leggerissima). Quindi che nasca una discussione su una canzone ben venga. Anche che ci siano dibattiti attorno al significato di questo brano le cui sonorità, soprattutto negli “oh oh” ricordano molto Imagine di John Lennon.
C’è chi sostiene che sia un inno alla gentilezza, quasi un tentativo di levare il bomberino emotivo di questo ragazzo di destra e cercare di vedere al di là. Ma c’è chi invece sostiene con forza e vigore che sia un tentativo imbarazzante di imitare Pasolini, come ha dichiarato via social l’editore e ex consigliere del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano Francesco Giubilei.
I giudizi non spettano a noi, quello che possiamo oggettivamente constatare è che Colapesce e Dimartino con Ragazzo di Destra non si sono tirati indietro dal raccontare una realtà. Hanno fotografato con i loro occhi e con le loro personali lenti uno spezzone di vita e soprattutto stanno facendo discutere. Oggi che i luoghi di dibattito sociale chiudono perché spopolati; oggi che al massimo litighiamo sul web protetti dallo schermo dei social e di un profilo costruito ad arte; oggi che siamo talmente avulsi da tutto da dimenticarci troppo spesso delle guerre attorno a noi; oggi Colapesce e Dimartino ci hanno fatto parlare di arte, cultura e di politica in un colpo solo.