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Categories: AudioTestiVideo

Emis Killa e Neffa nel nuovo singolo Parigi: audio e testo + video

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Redazione

Update: qui il video ufficiale diretto da Andrea Folino e Corrado Perria, che mostra un Emis Killa in versione bionda ed un elegante Neffa.

Si intitola Parigi il secondo singolo ufficiale estratto da Terza Stagione, quarto album di Emis Killa uscito il 14 ottobre 2016 per Carosello Records. Dallo stesso giorno, la nuova canzone, la più trasversale del disco di cui parleremo prossimamente, incisa con la collaborazione del cantautore Neffa, è in rotazione radiofonica nazionale.

Com’è nata la collaborazione tra questi due amati artisti? Inizialmente il rapper aveva registrato il brano da solo (definito come “uno dei pezzi più belli della mia carriera”), ma aveva la sensazione che il brano poteva essere migliorato, di conseguenza contattò Neffa, la ciliegina sulla torta, che la cantò interamente ed egregiamente da solo, scrivendo anche il finale con le parole in francese.

Nei prossimi giorni, sarà disponibile il video ufficiale. Nell’attesa, potete “accontentarvi” ascoltando l’audio su Spotify cliccando sull’immagine sottostante. Sarà anche possibile ascoltare le altre sedici tracks incluse nel progetto.

A seguire trovate le parole che compongono il brano Parigi. Prima di concludere, volevo annunciare ai fans di Emis, che il rapper ha programmato i prossimi concerti, tramite i quali sarà possibile ascoltare dal vivo le nuove canzoni. Al momento i live in programma sono due: il 20 marzo all’Alcatraz di Milano ed il 27 marzo all’Atlantico di Roma. I biglietti saranno reperibili su TicketOne.

 

Parigi – Emis Killa – Testo ft. Neffa (Digital Download)

Ti ricordi dell’anno scorso?
Lo stesso periodo dell’anno
eravamo a Parigi, fuori dal pronto soccorso
giovani e pazzi
la prassi? Fare sesso a più non posso
e poi litigare, vedere rosso
fino a metterci le mani addosso
e adesso che siamo lontani
non sappiamo più nulla dell’altro
come due estranei e mi fa strano
penso a quando dicevi “rimani”
che tanto il mondo ovunque io sia
cambia il suo volto a seconda di come
me lo rendono certe persone
non sai quanto c’avevi ragione, babe

[Neffa]
Volevo solo dirti che la Costa Azzurra senza noi non è un granché
compare il mare ad ogni curva ma ogni spiaggia sembra vuota senza te
si stava meglio quell’inverno a passeggiare ai piedi della Torre Eiffel
e non vorrei morire a Saint Tropez o alle Seychelles
ma sotto il cielo grigio di Parigi con te.

La solitudine è una brutta bestia
persi in una tempesta di sabbia
con il cuore che ci dice “resta”
e la testa che ci dice “scappa”
in fondo che cambia?
Andare a Manhattan o in un qualsiasi posto distante
traslocare coi propri problemi e vivere dentro a una gabbia più grande
e adesso che c’è solo gelo
troppe nubi per essere amici
sempre più cupi, sempre più grigi
come il cielo quel giorno a Parigi
tu hai preferito ascoltare gli amici
ti fidavi di ciò che dicevano
e ora sei bella e col nulla attorno
come un’isola in mezzo all’oceano, adieu, adieu.

[Neffa]
Volevo solo dirti che la Costa Azzurra senza noi non è un granché
compare il mare ad ogni curva ma ogni spiaggia sembra vuota senza te
si stava meglio quell’inverno a passeggiare ai piedi della Torre Eiffel
e non vorrei morire a Saint Tropez o alle Seychelles
ma sotto il cielo grigio di Parigi con te.

[Neffa]
Je me souviens de toi
davanti agli occhi scorrono le immagini
Comme nous étions une fois
si tratta a volte di equilibri fragili
Des étrangers qu ils s’oublient
già dall’inizio destinati a perderci
Paris adieu pour toujours
per altre strade adesso devo muovermi.
Volevo solo dirti che la Costa Azzurra senza noi non è un granché
compare il mare ad ogni curva ma ogni spiaggia sembra vuota senza te
si stava meglio quell’inverno a passeggiare ai piedi della Torre Eiffel
e non vorrei morire a Saint Tropez o alle Seychelles
ma sotto il cielo grigio di Parigi con te.

 

Qui racconto di una storia d’amore finita da non molto interpretando un ragazzo lontano dalla donna che ama, che proprio non riesce a trovare un posto nel mondo che metta a tacere le sue ansie. In fondo, credo veramente che i luoghi li viviamo non tanto per quello che sono ma più per come ci sentiamo e con chi siamo in quel momento. In questo pezzo parlo di Parigi, una città a cui sono molto affezionato da sempre. Inoltre, la prima volta che andai all’estero con la mia fidanzata fu proprio a Parigi, quindi questo ha reso più facile interpretare il tutto. Prendo sempre spunto dalla realtà nelle cose che scrivo, anche quando non sono autobiografiche. Firmato Emis Killa.

Redazione

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