Il rapper Paky parla del suo quartiere dove regna la criminalità nel nuovo singolo Non Scherzare, disponibile ovunque da mercoledì 18 dicembre 2019 via Cantera srl.
Il testo e l’audio della nuova cruda canzone, ancora una volta prodotta dall’ormai fidato Kermit, che arriva dopo il successo di Tuta Black, incisa con la collaborazione di Shiva, e dopo la hit Rozzi, singolo a dir poco virale, che prende il titolo da Rozzano, comune della città metropolitana di Milano di circa 40.000 anime, dove questo ragazzo è cresciuto.
Il giovane rapper napoletano Vincenzo Mattera, in arte Paky, torna con questo interessante pezzo, nel quale come da titolo, racconta che nel suo quartiere non si scherza, che ha rischiato di morire e ricorda la sua difficile infanzia, fatta di povertà, degrado e anche di criminalità, ma fortunatamente, ora la sua vita sembra essere cambiata in positivo.
Yah, non scherzare
Siamo in quattro sopra un mezzo
Non mi vedi? Sono io
Cerco Dio sto nell’oblio
Vengo dal buio come Bruce Wayne
Vogliamo un milli come Lil Wayne
A quello che dicono non farci mai caso
Se parli troppo ti svuotiamo casa
Eh-eh, ah, ok
Io e Gesù Cristo ci stiamo sul ca**o
Eh-eh, ah, ok
Quando ero bimbo soffrivo in silenzio
Eh-eh, ah, ok
Io ero da solo chiuso nella mia stanza
Eh-eh, ah, ok
Mai stato infame, giuro su mia mamma
Ho visto la morte
Qui faccia a faccia
Pensi mi faccia paura la tua?
Ah, mi manca mio zio, mi manca l’aria
Chiedimi ancora perché il nome è Pakartas, ah [Nota: Paky è noto anche con lo pseudonimo Pakartas]
Un bacio a Paolino, un bacio a zio Manu
Col ca**o che chiudi un leone in prigione
Ho visto la fame, ho lacrime rosse
Cerco il perdono negli occhi di mamma.
[Interludio]
Oh ‘ndo quartier’ (‘ndo quartier’, ‘ndo quartier’) mij, t’ vuò mangià o mangià mij? Aropp ij nu’ magn? Oh, staj sbagliann’. Oh, t’ vuò fa mal
Oh, nel mio quartiere, vuoi mangiare o mangiare me? Dopo io non mangio. Oh, stai sbagliando. Oh, vuoi farti del male.
Yah, non scherzare
Siamo in quattro sopra un mezzo
Sai se ho cento, faccio metà
Divido tutto con mon frère [Nota: mon frère significa mio fratello]
Homie, ok, sto coi miei homie [Nota: homie significa amico, compare]
Non ho skin fra negro e bianco
Il mio bro’, se ha detto “sparo”
Ti assicuro non scherza un ca**o
Vengo dal ghetto, lei me lo inghiotte
Dice le piace come la tocco
Le fa impazzire il ragazzo di strada
Così mi ha trovato un profumo di asfalto
Ehi-eh, ah, ok, ok
Mi vedi sì, sì, io non mi riconosco più
Ah, ok, ok
Vagabondi, Lilli, spariamo se la luce è blu, ah
Già c’hai freddo, non c’hai più il giubbotto
Non c’ho freddo, gg, più da un botto [Nota: GG è termine che i giocatori utilizzano per dire “bella mossa, ottima giocata”, ma anche per sottolineare qualcosa di ben fatto e per dire “grazie per la partita” come segno di cortesia.]
Mia sorella non ha più un papà
Sono il papà, non so farlo.
Non son’ nessuno
Amami pure domani, non deludo
Resto in piedi per miracolo stasera
Non voglio più sentire nulla, non sento nulla
Infilami tutta la lama o non esce sangue
L’ho sputato tutto in strada e se Dio esiste
Che mi spieghi tutto questo
Non ho mai sentito scuse
Dimmi sei un uomo corretto, ehi, ah
Ho i segni al collo
Forse è il cappio troppo stretto
Forse io sto delirando
Non c’è più l’aria al cervello, ehi, ah
E cado a picco
Tiene su solo il soffitto
Non c’è più nessuno in casa
Non voglio nessun aiuto
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