Non me lo posso permettere, testo e video ufficiale del nuovo singolo del rapper Caparezza, secondo estratto dal nuovo album Museica, che vedrà la luce il 22 aprile 2014. Ricordiamo che il primo pezzo estratto dall’opera è Cover. I fans, hanno potuto seguire le fasi produttive del disco Museica: Michele Salvemini ha infatti reso partecipi i seguaci, ha attraverso aggiornamenti quotidiani pubblicati sulla sua pagina Facebook.
Non me lo posso permettere è un brano ispirato ai “Tre studi di Lucian Freud” (1969) un trittico del pittore irlandese Francis Bacon, ovvero una delle opere più preziose di sempre, che fu venduta ad un’asta per circa 140.000.000 di dollari.
Ascoltando il nuovo singolo del rapper pugliese, si nota un violino piuttosto folk, che ricorda vagamente il brano di Roberto Vecchioni intitolato Samarcanda. Le atmosfere invece, come ritmica e cadenza ricordano Vieni A Ballare In Puglia, singolo dell’artista pubblicato nel luglio 2008.
Il videoclip è stato diretto da Gianluca Calu Montesano, è vede protagonista Caparezza nei panni di battitore d’asta. Vediamo il cortometraggio e subito dopo il testo.
Testo Non me lo posso permettere – Caparezza
Come medico non posso farmi un tattoo sulla faccia
non me lo posso permettere
Come donna ho peli su gambe e braccia
e non me li posso permettere
quando supero gli anta
metto su panza
lascio i capelli sul pettine
vorrei provarci con tutte ma ho la faccia da rettile
non me lo posso permettere
Pensioni come i senatori
non me le posso permettere
Stasera niente cena fuori
non me la posso permettere
e tra l’altro qui passano i mesi
e non ho riscosso per niente
meglio la Roma dei Sette Re
che un futuro che fa bu-bu-settete
non me lo posso permettere
non me lo posso permettere
non me lo posso permettere
Quindi ti dico di no
non me lo posso permettere
non me lo posso permettere
e non ci devo riflettere
te lo dico a chiare lettere
non me lo posso permettere
quindi ti dico di no
Un energumeno mi tampona
Io mica fiato, non me lo posso permettere
chiedi lumi tu? Looney Tunes
sarai l’osso per Ettore
Credo nell’onestà
la disillusione non me la posso permettere
ma la bici l’attacco, quattro catene
troverò un posto per metterle
Scordare l’Hatu e poi fare del sesso
non me lo posso permettere
sbagliare la curva e tifare lo stesso
non me lo posso permettere
vorrei buttarmi in un’impresa come un opossum nel nettare
finisce che invece mi butto di sotto ed è meglio di no
non me lo posso permettere
non me lo posso permettere
e non ci devo riflettere
te lo dico a chiare lettere
non me lo posso permettere
quindi ti dico di no
may day, ripetere, segnali dal cosmo nell’etere
anni Dieci parola d’ordine
“non me lo posso permettere”
evasioni, …, militari davanti ai containers
cibo buttato dall’ipermercato
e la rabbia di Atene
girotondo, casca il mondo
casca la company nel limbo
collezionisti sul lastrico
sotto l’asta di bis
vorrei dormire sereno ma
mi sveglio sempre all’alba
mi sa che serve un colpo gobbo degno di Esmeralda
non me lo posso permettere
non me lo posso permettere
e non ci devo riflettere
te lo dico a chiare lettere
non me lo posso permettere
non me lo posso permettere
quindi ti dico di no