I nomadi e il cantante e conduttore televisivo Paolo Belli, hanno unito le forze in Fuori La Paura, canzone incisa al fine di incoraggiarci a superare questo terribile periodo, i cui proventi verranno devoluti all’IRCCS dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, al fine di sostenerli alla ricerca di un farmaco anti Coronavirus. Il testo e l’audio del brano, rilasciato il 24 marzo 2020.
In questi giorni difficili, diversi artisti stanno cercando di dare il loro contributo alla causa incidendo brani a scopo benefico, come ad esempio Milano di Irama & Francesco Sarcina e Rinascerò Rinascerai di Roby Facchinetti e Stefano D’Orazio. E’ ora il momento di questa canzone realizzata in pochissimo tempo e in maniera “improvvisata”, vale a dire con un lavoro a distanza effettuato dalle proprie abitazioni: lo scorso 21 marzo, il fondatore del gruppo Beppe Carletti ha chiamato Paolo, chiedendogli se voleva prender parte a questo progetto. Belli non ci ha pensato due volte ed ha accettato considerando il tutto un bellissimo regalo, visto che il 21 marzo è il giorno del suo compleanno. “In un momento cosi difficile è stato un regalo bellissimo, che mi ha permesso di suonare e cantare i pensieri i sogni e i sentimenti che mi aveva trasmesso. Se la stessa emozione che ho provato nell’ascoltarlo riuscissi a mia volta a farla arrivare a più persone possibile, sarebbe un dono meraviglioso“. Così gli artisti si sono messi a registrare tracce audio e voce negli studi improvvisati delle proprie case e successivamente hanno trasferito il tutto ad Atos Travaglini, sound engineer dei Nomadi, che ha unito il loro lavoro sotto la supervisione di Massimo Vecchi (bassista dei Nomadi) che ha tracciato la linea guida.
La canzone parla ovviamente di questo tristissimo periodo che stiamo vivendo, una terribile realtà alla quale nessuno di noi avrebbe mai pensato di far fronte, ma l’unica ricetta è quella di sforzarsi ad avere coraggio, farsi forza e mettere da parte la paura, perché tutto questo prima o poi finirà e quando così sarà, potremo tornare alla normalità, ai nostri piccoli gesti di vita quotidiana, come quello di un abbraccio, che oggi ci è purtroppo precluso.
Quando tutto questo passerà
saremo pronti ad abbracciarci e ritrovarci qua
quando tutto questo finirà
indosseremo il nostro orgoglio
la nostra umanità
E prenderemo a carezze i nostri giorni
aspetteremo alla fermata tutto il bene che ritorni
cammineremo a piedi nudi sulla via futura
e scopriremo di aver chiuso
Fuori la paura
fuori la paura
E prenderemo a carezze i nostri giorni
e aspetteremo tutto il bene perché il bene poi ritorni
cammineremo con il mondo prendendocene cura
e scopriremo di aver chiuso
Fuori la paura
fuori la paura
Come di notte, la notte che viene
rotta dal pianto delle sirene
ferita di striscio dal mio respiro
da questa voce che mi tiene vivo
Uomini e donne un solo abbraccio
in questa notte che ci ha fatto ostaggio
ma in fondo il coraggio è la nostra natura
e anche il coraggio di avere paura
paura di quello che non conosciamo
paura di stringerci forte la mano
paura di rompere queste catene
la notte che muore, il giorno che viene
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Fuori la paura
La notte è passata come ogni notte
lasciando soltanto una porta che sbatte
le lacrime, i lividi, la vita, la morte
andrà tutto bene, stringiamoci forte
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