Da martedì 11 settembre 2019, è disponibile il nuovo singolo del cantautore romano Niccolò Fabi che si intitola Io Sono L’Altro: leggi il testo e ascolta e guarda il semplicissimo videoclip in bianco e nero, diretto da Valentina Pozzi.
L’interessante e gradevole nuova canzone, è stata scritta dall’interprete e prodotta dai romani Pier Cortese e Roberto Angelini. Questo pezzo anticipa il rilascio del futuro undicesimo album in studio Tradizione e tradimento, successore del fortunato Una somma di piccole cose (aprile 2016), che debuttò in prima posizione nella classifica relativa ai dischi più venduti nella penisola. Ecco quanto condiviso sui social dall’artista:
Esiste un’espressione “In Lak’ech” che nella cultura Maya non è solo un saluto ma una visione della vita. Puó essere tradotta come “io sono un altro te” o “ tu sei un altro me”. Che si parta dalla filosofia o dalla fisica quantistica si arriva sempre alla conclusione che l’altro è imprescindibile nella nostra vita e che siamo solo particelle di un tutto insondabile. Allora l’empatia diventa non solo un dovere etico, ma l’unica modalità per sopravvivere, l’unica materia che non dovremmo mai dimenticarci di insegnare nelle scuole. Conoscere e praticare i punti di vista degli altri è una grammatica esistenziale, come riuscire ad indossare i loro vestiti, perchè sono stati o saranno i nostri in un altro tempo della vita. “Io sono l’altro” è anche il titolo di una delle canzoni di questo disco nuovo. Da oggi la potete sentire.
Niccolò Fabi – Io Sono L’Altro testo
Io sono l’altro
sono quello che spaventa
sono quello che ti dorme
nella stanza accanto.
Io sono l’altro
puoi trovarmi nello specchio
la tua immagine riflessa
il contrario di te stesso.
Io sono l’altro
sono l’ombra del tuo corpo
sono l’ombra del tuo mondo
quello che fa il lavoro sporco
al tuo posto.
Sono quello che ti anticipa al parcheggio e ti ritarda la partenza
il marito della donna di cui ti sei innamorato
sono quello che hanno assunto quando ti hanno licenziato
quello che dorme sui cartoni alla stazione sono il nero sul barcone
sono quello che ti sembra più sereno perché è nato fortunato o solo perché ha vent’anni in meno.
Quelli che vedi
sono solo i miei vestiti
adesso facci un giro
e poi… mi dici
e poi.
Io sono il velo
che copre il viso delle donne
ogni scelta o posizione
che non si comprende.
Io sono l’altro
quello che il tuo stesso mare
lo vede dalla riva opposta
io sono tuo fratello
quello bello.
Sono il chirurgo che ti opera domani
quello che guida mentre dormi
quello che urla come un pazzo e ti sta seduto accanto
il donatore che aspettavi per il tuo trapianto.
Sono il padre del bambino handicappato che sta in classe con tuo figlio
il direttore della banca dove hai domandato un fido
quello che è stato condannato, il presidente del consiglio.
Quelli che vedi
sono solo i miei vestiti
adesso vacci a fare un giro
e poi… mi dici
e poi… mi dici
mi dici
e poi
mi dici
mi dici
e poi
mi dici
e poi
mi dici
mi dici.