Rilasciato il 12 giugno 2020 per Atlantic / Warner Music Italy, 9.3 è un singolo del rapper e produttore bresciano Mr. Rain, scritto con la collaborazione di Mario Apuzzo e prodotto insieme a Gianluca Franco.
Leggi il testo e ascolta la nuova interessante canzone, una meravigliosa poesia che arriva mentre la sua ultima bellissima e fortunata release Fiori Di Chernobyl, certificata Disco d’Oro, continua ad andare fortissimo.
Come nel precedente brano, anche 9.3 parla di un amore finito che ha un effetto devastante sul protagonista, come una fortissima scossa di terremoto che distrugge ogni cosa. Potremmo insomma dire che la nuova track racconti quel che è avvenuto prima di “Fiori di Chernobyl”, con l’artista che indaga nella profondità dei sentimenti, che evidentemente prova ancora per questa persona, “epicentro del suo terremoto”, che non riesce proprio a dimenticare, in special modo perché era diversa dagli altri e quindi difficilmente rimpiazzabile. Allo stesso tempo è consapevole del fatto che bisogna guardare avanti, con la speranza che un giorno ne troverà un’altra, che sotto certi aspetti somigli all’ormai ex fiamma.
Mi è bastato soltanto un minuto
Per incontrarti per caso
Un’ora per rendermi conto che tu eri diversa dagli altri
Dopo un giorno, era come se ti conoscessi da anni
Ma non mi basterà una vita intera per dimenticarti
Sarà il mio silenzio a spiegarti ogni cosa che provo
Io che per te avrei attraversato l’Atlantico a nuoto
In mezzo alle onde di un maremoto
Nuotando per giorni solo per vederti di nuovo
Troverò qualcuno diverso da te
Ma che mi guardi nello stesso modo
Come una scossa 9.3
Sei l’epicentro del mio terremoto
E andremo in ogni luogo dove siamo stati noi
Ma il mondo non è più lo stesso ora che
Mi sono perso e non so più dove mi trovo
Adesso le città sembrano piccole
Perché prima avevo te
Prima avevo te
Vorrei disegnare il mondo su un foglio di carta
Così da rendere la Terra piatta
Così non conterà più la distanza
Basterà un passo da una parte all’altra
Ma nei margini non ci sono mai stato dentro, come da bambino
Sarà per questo che ora noi vediamo gli orizzonti e gli altri vedono confini
Capirai di avere un cuore
Quando qualcuno te lo spezza
Ma impari ad usarlo quando trovi chi lo raccoglie da terra
Ho visto la parte peggiore di me e quella che nemmeno io conoscevo
Ci siamo fatti la guerra ma in guerra poi nessuno vince davvero
Sarà il mio silenzio a spiegarti ogni cosa che provo
Io che per te avrei attraversato l’Atlantico a nuoto
Anche in mezzo alla grandine di un maremoto
Nuotando per giorni coi piedi legati solo per vederti di nuovo
Troverò qualcuno diverso da te
Ma che mi guardi nello stesso modo
Come una scossa 9.3
Sei l’epicentro del mio terremoto
E andremo in ogni luogo dove siamo stati noi
Ma il mondo non è più lo stesso ora che
Mi sono perso e non so più dove mi trovo
Adesso le città sembrano piccole
Perché prima avevo te
Prima avevo te
Troverò qualcuno diverso da te (te)
Ma che mi guardi nello stesso modo (modo)
Come una scossa 9.3 (3)
Sei l’epicentro del mio terremoto
E andremo in ogni luogo dove siamo stati noi
Ma il mondo non è più lo stesso ora che
Mi sono perso e non so più dove mi trovo
Adesso le città sembrano piccole
Perché prima avevo te
Prima avevo te
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