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Motta – Verranno a chiederti del nostro amore: audio e testo

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Redazione

Il 26 aprile 2019 vedrà la luce Faber Nostrum, album tributo al grande Fabrizio de André contenente 15 canzoni interpretate da artisti vari come i Pinguini Tattici Nucleari, Ex-Otago, Vasco Brondi, Willie Peyote e Motta.

Ad anticipare il rilascio Canzone dell’amore perduto cantato da Colapesce, Inverno interpretato dai Ministri e ora questa “Verranno a chiederti del nostro amore”, disponibile da venerdì 5 aprile 2019.

Fresco vincitore della Targa “Quelli che cantano Fabrizio” per la sua interpretazione del brano presente nell’album, il cantautore pisano Francesco Motta vi presenta ufficialmente la sua versione di questo pezzo, contenuto in “Storia di un impiegato”, sesto album in studio di De André pubblicato il 2 ottobre 1973.

Il brano è stato originariamente scritto da Nicola piovani, Giuseppe Bentivoglio & Fabrizio De André

Verranno a chiederti del nostro amore – Motta – Testo

Download su: AmazoniTunesIl CD Faber Nostrum

Quando in anticipo
sul tuo stupore
verranno a chiederti
del nostro amore
a quella gente consumata
nel farsi dar retta
un amore così lungo
tu non darglielo in fretta.

Non spalancare le labbra
ad un ingorgo di parole
le tue labbra così frenate
nelle fantasie dell’amore
dopo l’amore così sicure
a rifugiarsi nei “sempre”
nell’ipocrisia dei “mai”
non sono riuscito a cambiarti
non mi hai cambiato lo sai.

E dietro ai microfoni
porteranno uno specchio
per farti più bella
e pensarmi già vecchio
tu regalagli un trucco
che con me non portavi
e loro si stupiranno
che tu non mi bastavi.

Digli pure che il potere
io l’ho scagliato dalle mani
dove l’amore non era adulto
e ti lasciavo graffi sui seni
per ritornare dopo l’amore
alle carezze dell’amore
era facile ormai.

Non sei riuscita a cambiarmi
non ti ho cambiata lo sai.

Digli che i tuoi occhi
me li han ridati sempre
come fiori regalati a maggio
e restituiti in novembre
i tuoi occhi come vuoti a rendere per chi ti ha dato lavoro
i tuoi occhi assunti da 3 anni
i tuoi occhi per loro.

Ormai buoni per setacciare spiagge
con la scusa del corallo
o per buttarsi in un cinema
con una pietra al collo
e troppo stanchi per non vergognarsi di confessarlo nei miei
proprio identici ai tuoi
sono riusciti a cambiarci
ci son riusciti lo sai.

Ma senza che gli altri
ne sappiano niente
dimmi senza un programma
dimmi come ci si sente
continuerai ad ammirarti tanto
da volerti portare al dito
farai l’amore per amore
o per avercelo garantito.

Andrai a vivere con Alice
che si fa il whisky distillando fiori
o con un Casanova che ti promette
di presentarti ai genitori
o resterai più semplicemente
dove un attimo vale un altro
senza chiederti come mai
continuerai a farti scegliere
o finalmente sceglierai.

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