Marco Sentieri è un cantante e rapper napoletano che prende parte a Sanremo 2020 Nuove Proposte con il significativo brano Billy Blu, una toccante canzone contro il bullismo, rilasciata il 18 dicembre 2019, vale a dire, un giorno prima della finale di Sanremo Giovani 2019, che ha brillantemente superato.
Il testo, l’audio e il video che accompagna questo pezzo, scritto da un autore storico della musica italiana, vale a dire Giampiero Artegiani. Come detto, in questa canzone l’artista partenopeo ci racconta il problema, purtroppo sempre attuale, del bullismo giovanile, sia dal punto di vista del carnefice, che da quello della vittima, che in questo pezzo si chiama appunto Billy Blu.
Marco è riuscito ad accedere alla categoria Nuove Proposte della kermesse, vincendo la sfida contro la giovanissima Shari Noioso che ha interpretato Stella. La diciassettenne talentuosa cantante purtroppo non ce l’ha fatta e le auguro le migliori fortune, come del resto a questo poliedrico artista che, con una certa dose di coraggio, ha portato a Sanremo Giovani un brano decisamente particolare e anche molto difficile, che tra non molte settimane interpreterà sul palco del Teatro Ariston, insieme agli altri concorrenti che sono riusciti nell’intento, vale a dire Leo Gassmann (Vai bene così), Fadi (Due noi), Fasma – Per Sentirmi Vivo e gli Eugenio in via di Gioia (Tsunami). Vi saranno ovviamente anche Matteo Faustini (Nel bene e nel male) e Gabriella Martinelli e Lula (Il gigante d’acciaio), che hanno vinto i Area Sanremo e Tecla Insolia (8 marzo), che vi accede di diritto avendo trionfato a Sanremo Young.
Classe 1985 e già padre di due figli, uno dei quali nato da pochissimo, negli anni Sentieri è riuscito a farsi un nome in Romania (dove partecipa a tante serate e ospitate anche televisive) ed ha avuto anche l’onore di aprire i concerti di Rocco Hunt, Clementino, Moreno, dei Gemelli DiVersi e altri artisti. La sua carriera non è tuttavia ancora decollata e chissà se la partecipazione a Sanremo non si rivelerà la svolta, come del resto già avvenuto a tanti concorrenti che hanno preso parte alle passate edizioni.
E’ stato Billy
già
proprio Billy
non è incredibile?
E’ stato Billy Blu
Billy Blu, Billy Blu
dico sul serio
Billy Blu.
Magro come un chiodo, occhiali spessi un dito
sopra occhiaie da malato di un bluastro scolorito
fragile, dimesso, timido, educato
era il più bravo della classe perciò l’hai sempre odiato
con lui facevi il bullo perché tu, nato nell’oro
gli scaricavi addosso l’invidia del somaro.
E lo chiamavi Billy Blu, pupazzetto, animale
gli sputavi tra i quaderni, lo spingevi per le scale
lui cadeva e tu ridevi, come ride un deficiente
si rialzava e sorrideva, ma non diceva niente
perché lui era più forte dei tuoi muscoli di cera
e tutta la sua forza l’hai scoperta l’altra sera
sì perché
E’ stato Billy Blu
Billy Blu, Billy Blu
Billy Blu
ma
Ma la vita è un giustiziere, tutti bulli e adolescenti
poi diventano quegli uomini dai mille fallimenti
e tu… fallito, solo e appena uscito da galera
volevi liberarti da te stesso l’altra sera
e hai bevuto… e hai camminato fino all’alba
lungo il fiume senza meta né pace
poi sei salito su quel ponte, un bel segno della croce
ma dietro le tue spalle hai sentito la sua voce.
“Ehi (ehi, ehi), ti ricordi di me?” (ti ricordi di me?)
così ti sei voltato
la luce della luna illuminava un uomo magro
ma l’hai riconosciuto solo quando ti ha sorriso
e ha detto… “ti aiuto”
Ed era Billy Blu, Billy Blu, Billy Blu
“e dai abbracciami!”
Billy Blu
E così è stato Billy a salvarti la pelle
quel ragazzo magro magro che ti stava sulle palle
“no, ma quale odio, ma no, nessun rancore
eri tu quello più debole, tu dentro stavi male
perciò venivi a scuola,scaricavi sul mio banco
veleno e prepotenza da mostrare a tutto il branco
ma adesso l’hai capito, lo vedo dal tuo viso
la forza del più forte è rinchiusa in un sorriso”
“Ti ricordi di me?”
io sono solo uno dei tanti Billy Blu
quelle vittime di un bullo che ogni giorno li tormenta
ma bulli non si nasce, no, lo si diventa
quando hai una famiglia distratta e disattenta
E allora come hai pianto, hai pianto e hai chiesto scusa
poi siete andati al mare, due birre e una gazzosa
e finalmente hai vomitato i fantasmi dell’infanzia
tuo padre che non c’era, tua madre piena d’ansia
che ti dava sempre ragione anche quando avevi torto
tutti i tuoi casini sono il frutto di quell’orto
non hanno mai capito che per non farti del male
servivano carezze, si, ma all’occasione
due schiaffi d’amore.
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