Rilasciato giovedì 16 gennaio 2020 per Island Records / Universal Music, Rapide è un singolo del rapper e cantautore milanese Mahmood, scritto di suo pugno, composto Francesco “Katoo” Catitti & da Dardust e prodotto da quest’ultimo.
Il testo e l’audio della nuova contagiosa canzone, che arriva dopo il grande successo di Barrio, pubblicato a fine agosto. Nel frattempo, l’artista aveva anche collaborato con Marracash in Non sono Marra e con tha Supreme in 8rosk1. Intanto, dopo aver vinto a Sanremo 2019, l’artista classe 1992 sarà presente, anche se non fisicamente, all’edizione 2020, in quanto figura tra gli autori di Andromeda, brano scritto con Dario Faini, aka Dardust, che l’amica Elodie presenterà alla kermesse.
Sebbene i numerosissimi fan non lo vedranno al Festival, possono comunque consolarsi col fatto che Alessandro sta lavorando su nuova musica che sarà racchiusa in un nuovo album, il secondo in carriera, successore di Gioventù Bruciata, e sarà inoltre impegnato in una nuova tournée, che lo vedrà impegnato sia in Italia che all’estero.
Nella nuova canzone, una interessante e coinvolgente ballata urban, il cantante parla di una relazione non proprio in piena salute, con lei che che sembra tradirlo e non volerne più sapere niente, e lui che ha perso la fiducia ma non la speranza che la persona di cui è ancora molto preso ritorni e che le cose possano tornare ad essere come un tempo.
Puoi stare ore
A chiedermi di non andare fuori dal Love
O forse era un altro locale
Sono un po’ strano
Ti amo solo quando veniamo
Quindi perché
Mi sputtani in giro?
Dimmi, ca**o ne sai di me?
Ora vado a divertirmi
È una cosa comune
Dormire con altre persone.
Forse non ci sarò
Il venerdì a Loreto, se chiami non risponderò
Mi ami? Dimmi di no
Tradire fa ridere, ti prego, non dire “No”
Ora che non ho niente mi difenderò
Dalla fiducia che non avevo e non ho.
Dimmi, cosa c’è?
Le vedo scendere
Sono rapide
Chiuse nell’iride
Che scalerò
Scalerò, scalerai, scalerò
Come, non lo so
Dimmi te perché
Mi hai fatto scendere
Da una Mercedes
Prenderò un treno per… che ne so?
Questa notte mi perdonerò
Nelle tue rapide non cadrò.
Cosa farai
Se alle spalle lascerai Milano?
Chi prenderà
La stanza bianca al primo piano
Non ci pensare
Il ricordo è peggio dell’Ade (dell’Ade)
Ripenso a quei pomeriggi al lago, fumando e cantando piano
Mi chiedo se ritornerai
Nonostante i miei mille guai
Mi chiedo se ritornerai, ah
Con il solito paio di Nike.
Dimmi, cosa c’è?
Le vedo scendere
Sono rapide
Chiuse nell’iride
Che scalerò
Scalerò, scalerai, scalerò
Come, non lo so
Dimmi te perché
Mi hai fatto scendere
Da una Mercedes
Prenderò un treno per… che ne so?
Questa notte mi perdonerò
Nelle tue rapide non cadrò.
Se ti chiedo di venire al mio compleanno, mi dici che
Sul mio ultimo messaggio c’hai messo sopra una lapide
Quanti viaggi che ci mancavano, biglietti comprati all’ultimo
Lasciati sopra quel tavolo
Ora credimi se non ho più la paura di dirti
Che ho la macchina parcheggiata sotto casa non so di chi
Non era niente, lo giuro
Ma come si può chiamare “futuro”?
Dimmi, cosa c’è?
Le vedo scendere
Sono rapide
Chiuse nell’iride
Che scalerò
Scalerò, scalerai, scalerò
Come, non lo so
Dimmi te perché
Mi hai fatto scendere
Da una Mercedes
Prenderò un treno per… che ne so?
Questa notte mi perdonerò
Nelle tue rapide non cadrò
Nelle tue rapide non cadrò.
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