Aggiornamento: è uscito il video ufficiale che accompagna La bevanda ha un retrogusto amaro, il nuovo singolo di Giusy Ferreri estratto dal nuovo album L’Attesa, pubblicato lo scorso 25 marzo. Il filmato è stato diretto da Luca Tartaglia e prodotto da Tito Tolve Hair. La location scelta è il complesso monumentale di Rocca Brivio (San Giuliano Milanese). Vediamo questa clip.
Scritto il 24 aprile 2014
La bevanda ha un retrogusto amaro è il titolo del nuovo singolo della cantante siciliana Giusy Ferreri estratto dal nuovo album L’Attesa, uscito il 25 marzo 2014.
Il secondo singolo estratto dal nuovo lavoro dell’interprete lanciata dalla prima edizione del talent show X Factor, dal prossimo 25 aprile sarà trasmesso dalle emittenti radiofoniche, e fa seguito al sanremese Ti porto a cena con me e L’amore possiede il bene (escluso subito al Festival).
La bevanda ha un retrogusto amaro nasce durante le recording session londinesi per incidere il nuovo LP, sessioni effettuate insieme al produttore israeliano Yoad Nevo. Il testo di questa canzone è stato scritto dalla Ferreri e narra la storia tragicomica di una ragazza alla prese con una movimentata serata in discoteca. Questo pezzo si rivolge ai giovani, spiegando parzialmente in chiave ironica, come affrontare il delicato tema della cosiddetta droga dello stupro. Il brano fa infatti riferimento agli episodi di violenza sessuale, perpetrati a causa dell’assunzione inconsapevole di sostanze stupefacenti. Il “retrogusto amaro” che leggiamo nel titolo, si riferisce a questo meccanismo di assuefazione delle vittime, realizzato con sostanze introdotte nei loro bicchieri a loro insaputa. Questo pezzo è un’esortazione a non aver paura della verità: la cantante ha infatti spiegato che chi subisce la violenza, come prima reazione nega, il suo ricordo è distorto e confuso e preferisce credere di essere stata rapita da un marziano e di essersene addirittura innamorata…
Di seguito potete ascoltare l’audio incompleto e leggere il testo di questa canzone.
Testo La bevanda ha un retrogusto amaro – Giusy Ferreri
Sul divano in discoteca
e credo di avere dormito
mi ha rapita anche un marziano
che ha ballato fino all’alba con me.
Non ricordo né il suo nome neanche il volto
ma il respiro invece sento ancora vivo su di me
la bevanda ha un retrogusto amaro
e io mi sento debole.
Ma io non so nemmeno poi chi sei
e la tua voce riconoscerei
ora non so nemmeno dove sei
ho aperto gli occhi e già non c’eri più.
E non saprai mai
i miei segreti non racconto mai
e non farti dai,
troppe domande invece agisci, vai.
Son tornata in discoteca
per cercare quel marziano
sul divano in discoteca
credo di avere…
Non ricordo né il suo nome,
neanche il volto
ma il respiro invece sento ancora vivo su di me
roipnol, GHB, ketamina,
ha un cocktail di benzodiazepine.
Ma io non so nemmeno se ci sei
ti cerco invano e mai ti ritrovai
ma io non so nemmeno poi chi sei
ma la tua voce riconoscerei.
E non farti mai
mille domande, invece agisci, vai
e non saprai i miei
segreti altrimenti saran guai.
Lo stupratore, lo stupratore,
in discoteca la gente grida ma
io cerco invano il mio marziano,
forse lo amo, meglio non dire.
Se ero con te, se lo dirò nessuno mai mi crederà
se lo dirò nessuno mai mi crederà.
Così non so se esisti o ti sognai
ti cerco invano e mai ti ritrovai
ma la tua voce riconoscerei
se mi addormento forse tornerai.
E non farmi mai
domande a cui io non rispondo mai
e non farti dai
troppe domande invece agisci e vai.
E non chiedermi
le cose che non ti dirò mai
e non saprai mai
i miei segreti non racconto mai.