A quasi cinque anni da Warrior, la cantautrice statunitense Kesha è tornata con il terzo album in studio battezzato Rainbow, in uscita nel formato digitale l’11 agosto 2017. Il CD sarà invece disponibile dal successivo 25 agosto via RCA Records.
Dopo le varie vicissitudini con Dr. Luke che ormai conoscete un po’ tutti, la cantante torna finalmente con nuova musica, 14 inediti racchiusi in questo disco, anticipato dai singoli “Praying” (una ballata autobiografica in radio dallo scorso 14 luglio, che fa risaltare come non mai le sue doti vocali), “Learn to Let Go” (track che invita l’ascoltatore a dimenticare le esperienze negative del passato, senza alcun rancore) e “Woman feat. The Dap-Kings Horns” (brano che inneggia le donne e la loro indipendenza).
Il progetto, che etichetterei come sperimentale, è stato prodotto da Ryan Lewis, Brody Brown, Andrew Pearson, Ricky Reed & Stuart Crichton e ufficialmente segna la rinascita di Kesha, un nuovo inizio.
Rainbow nasce da una maggiore forza interiore e dal desiderio di ampliare la sua visione musicale che l’ha portata a coinvolgere una serie di artisti molto diversi tra loro, dagli Eagles of Death Metal a Dolly Parton, leggenda della Country music.
Appena dopo la copertina frontale, trovate i titoli delle restanti undici canzoni incluse in questa nuova uscita discografica e una breve considerazione sullo status di Kesha come “artista finalmente libera”.
Tracklist Rainbow – Kesha album (Reperibile su Amazon nel formato Audio CD e Download Digitale)
- “Bastards”
- “Let ‘em Talk” (feat. Eagles of Death Metal)
- “Woman” (ft. The Dap-Kings Horns)
- “Hymn“
- “Praying“
- “Learn to Let Go“
- “Finding You”
- “Rainbow“
- “Hunt You Down”
- “Boogie Feet” (feat. Eagles of Death Metal)
- “Boots”
- “Old Flames (Can’t Hold a Candle to You)” (ft. Dolly Parton)
- “Godzilla”
- “Spaceship”
Considerazioni “complottiste”
Con quest’album, Kesha vuole far comprendere di aver superato il difficilissimo periodo e la conseguente forte depressione che l’ha tenuta lontana dal mondo della musica, ma sarà davvero così?
Il disco esce sotto la label RCA, della quale fa parte Dr. Luke: avrà avuto più libertà rispetto al passato (almeno nella stesura dei testi), ma è veramente un’artista libera?
Purtroppo presumo di no, almeno finché non scadrà il contratto con la citata label… A riguardo vi invito a leggere quest’interessante articolo, qui tradotto, riguardo il video ufficiale del primo estratto Praying.