Le strade vuote è il nuovo dei Kachupa, pubblicato il 6 maggio 2016 per Anteros Produzioni. Si tratta del primo estratto da Giù la maschera, nuovo album del gruppo torinese al cui interno saranno incluse quattordici canzoni inedite e 5 pezzi bonus.
La band composta da Lidiya Koycheva (voce), Davide Borra (fisarmonica), Alberto Santoru (basso) e Mattia Floris (chitarra, tamboura) e Stefano Petrini (batteria), torna alla ribalta con questo bel brano, che parla parla di conflitti personali, di sogni che rompono gli schemi della società e di relazioni che finiscono.
Questo bel brano, una sorprendente ballata diretta al cuore, è caratterizzato da un nuovo sound per il gruppo, che è tuttavia legato al loro passato musicale, ai loro viaggi e ai loro incontri.
Il video ufficiale
Due amanti, una notte in fuga, voglia di scappare o di ritornare? Diretto da Daniele Ronco, il filmato inizia con il regista stesso seduto al tavolo di un ristorante insieme alla bella Lidiya Koycheva. E’ un momento bellissimo: lui sta per donarle l’anello di fidanzamento, ma mentre sta per infilarglielo al dito, qualcosa lo fa tornare indietro sui suoi passi ed inizia a fuggire… Il resto potete gustarvelo cliccando sull’immagine, dopo la quale trovate le parole che compongono la canzone.
Kachupa – Le strade vuote testo (Digital Download – Su iTunes)
Le strade vuote della notte
mi fanno compagnia
in questo angolo di terra
immerso di follia
una canzone passa e vola via
tra nuvole di zucchero
un velo di magia.Cosa resterà
di questo tempo insieme a te
cosa resterà
di noi amanti nella notte
lividi profondi
quando sorgerà il sole
da coprire col sorriso
di chi mente per amare
si scompigliano i capelli
tra le tue mani nude
sudano emozioni
che ci bagnano la pelle
si contano le lacrime
per misurare il tempo
e un mare di parole
che non servono più a niente
sono gocce di malinconia
che scendono sul viso
per consegnare al mondo
una storia o una poesia.Se i tuoi piedi sono freddi
allora sbattili più forte
si alzerà la polvere
sulle ferite aperte
di chi ha smesso di sognare
e di ballare i propri sogni
e riportarsi al centro quando fuori piove.Sono le favole dei nonni
che colorano l’infanzia
filastrocche sussurrate
ti rimangono per sempre
a cullarti nelle notti
quando suonano i pensieri.Se i tuoi piedi sono freddi
allora sbattili più forte
si alzerà la polvere
sulle ferite aperte
di chi ha smesso di sognare
e di ballare i propri sogni
e riportarsi al centro quando fuori piove.
Questo brano è il risultato di anni passati insieme a fare ed ascoltare musica, a confrontarsi con generi diversi. I nostri temi sono più maturi, così come il sound. Questo è un punto di svolta che non taglia con il passato, ma lo arricchisce con elementi nuovi. Firmato Kachupa.