Jovanotti, L’alba: testo e lyric video

L’alba è il titolo del secondo singolo di Jovanotti estratto da Lorenzo 2015 cc, diciottesimo album in studio che vedrà la luce il prossimo 24 febbraio 2015.

Composta da ben 30 tracce, l’opera è pre-ordinabile dal 20 gennaio nei formati CD, doppio CD, vinile (3 LP in vinile rosso) e 3 LP in vinile colorato (esclusiva Amazon), oltre che digitale.

Dopo l’ottimo riscontro ottenuto con il primo singolo Sabato, Lorenzo Cherubini ha deciso di svelare il secondo tassello della nuova era discografica, tramite un lyric video diretto da Michele “Maikid” Lugaresi, che ha immortalato il sorgere dell’alba in diversi luoghi tramite uno stop motion realizzato con centinaia di fotografie a lunga esposizione, della durata di 10 secondi, le cui scritte sono un misto tra nuove tecnologie e vecchie tecniche fotografiche.

La clip è visionabile cliccando sull’immagine sottostante, dopo la quale trovate le parole scritte.

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L’Alba è una canzone che parla di volontà di cambiamento e conseguente rinascita, il tutto collegato in maniera piuttosto evidente al critico e storico momento che l’Italia e gli italiani stanno purtroppo vivendo. E’ importante cambiare quanto prima, senza far passare invano un’altra alba…

Testo L’Alba – Jovanotti

Non si può tornare indietro
non si può tornare indietro
nemmeno di un minuto
è la regola di questo gioco
puoi tentare di salire di livello
o restare dove sei
come carne da macello
nelle mani del tecnocrate d turno

Non si può tornare indietro
le strade sono piene di detriti
macerie di un passato che un giorno
era stato un futuro entusiasmante

Quante cose non ci siamo detti
per paura di non essere capiti
troppe volte non ci siamo rivelati
per paura di venire giudicati

Ma attraverso tribunati improvvisati
che condannano già prima di sapere
c’è ancora un margine
per cominciare a vivere
con gli sguardi che si incrociano a metà
nello spazio della dignità

L’alba è già qua
per quanto sia normale vederla ritornare
mi illumina di novità
mi da una possibilità

La scarpetta di cristallo
che hai perduto una notte nella corsa
puoi attendere qualcuno che ti cerchi
o proseguire scalza
nella luna che si accende di riflesso
c’è una parte che rimane sempre scura
c’è chi dice che è la parte dove è adesso
e per sempre si rivela la natura

Chissà come l’autunno
sugli alberi le foglie
e naufragar m’è dolce in questo mare
felice chi è diverso
essendo egli diverso
ma guai a chi è diverso
essendo egli comune

Poesia scritta sui muri dei bagni degli autogrill
le sinfonie nelle pubblicità
le barche che da Tripoli puntano a Lampedusa
e quelle che da Genova puntavano all’America
al centro di un passaggio della grande mutazione
c’è un pezzo che si stacca dalla costa
e va in esplorazione di terre emerse
dove piantare un nuovo rituale

L’alba è già qua
per quanto sia normale vederla ritornare
mi illumina di novità
mi da una possibilità

Non si può tornare indietro
non si può tornare indietro
nemmeno di un minuto
ma c’è ancora un margine
per cominciare a vivere
con gli sguardi che si incrociano a metà
nello spazio della libertà

L’alba è già qua
L’alba è già qua
mi da una possibilità
mi illumina di novità

L’alba è già qua
L’alba è già qua
mi da una possibilità
mi da una possibilità

L’alba
(è già qua)
L’alba
(è già qua)
L’alba
(è già qua)

L’alba
(mi da una possibilità)
L’alba
mi da una possibilità
mi da una possibilità

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