In Per sempre nell’83, dodicesima traccia dell’album ReAle, il rapper e quelli de Il Pagante ci fanno rituffare a quell’epoca, completamente differente rispetto ai giorni nostri.
Il testo e l’audio di questo contagioso brano, scritto dal rapper insieme a Daniele Del Pace e Edoardo Cremona, aka Eddy Veerus & Pedar, e prodotta con la collaborazione di Massimiliano Moroldo e Gabriele D’asaro, in arte shok.
Qui gli artisti raccontano come alcune persone vivevano in quegli anni e come vivono (male) oggi, citano la grande Inter e artisti come Sting, parlando di brands che andavano di moda in quell’epoca e che sono ormai caduti nel dimenticatoio, per far spazio ad altri marchi che di certo non vengono osannati. Il tutto con una grande nostalgia.
“Stavo scrivendo una canzone “Anni 80”, pensando a che fine avesse fatto la borghesia rampante di quel periodo e ho pensato, chi meglio di loro può aiutarmi a descrivere quel tipo di milanese? Si, perché Il Pagante fa satira musicale sulla borghesia milanese che è ferma “per sempre nell’83”“. J-AX.
J-Ax – Per sempre nell’83 Testo
Chiara a scuola era una diva
Senza dubbio la più bella
Eravamo ancora in prima (eheheh)
Ma lei aveva già la terza
Eravamo tutti quanti ai piedi suoi come Superga
Ma lei usciva coi più grandi con la patente e l’esperienza (nooo!)
È rimasta incinta che stavamo in quinta l’anno della maturità
Ora c’ha una figlia con cui non si piglia e pensa: “Mamma, ca**o ne sa?”
Ora veste Zara ma era paninara ai tempi in cui pagava papà
Bionda ossigenata, pelle rovinata dalle lampade UVA
E la sera a cena nessuno le parla
Il marito guarda solo lo smartphone
E ricorda appena, quando credeva di sposare un giorno Simon Le Bon
Dopo scrive a quello figo del triennio su Facebook
Anni che rimpiange ma non è che adesso siamo messi meglio, anzi!
[Rit. – Il Pagante]
Vogliono tutti solo grandi marche e colori forti
Qui si sta alla grande solo coi soldi
Uomini col jet, marsupio e Moncler
Siamo per sempre nell’83
(Ohohohoh)
I jeans strappati alla Bon Jovi
(Ohohohoh)
Di notte con i Rayban nuovi
(Ohohohoh)
Politicanti festaioli
Per sempre nell’83.
[Il Pagante]
Mio padre ha nostalgia
Della Milano di Yuppies
Quando mi portava al Mc
Lo chiamava ancora Burghy
Mi racconta sempre dell’Inter di Oriali, Bergomi e Baresi
E tifa ancora ma patisce la presidenza dei cinesi
Però era un vero gallo con cintura El Charro mica Yves Saint Laurent
Ora ha un figlio zarro come un Funkytarro e dice “ti t’è si gnurant”
Vestiva già Stone Island quando ballava al Rolling Stone
E le tipe non la menavano per le borse di Louis Vuitton
Sì ma poi ballavano col braccio teso
Mezzi fasci, mezzi wild boys (Wild Boys!)
Ed il risultato è che adesso vedo più nazi che l’Illinois
In salento zarri messi giù in camicia, in tinta unita
E i fighetti a Ibiza, Santa Margherita la storia infinita.
[Rit.]
Vogliono tutti solo grandi marche e colori forti
Qui si sta alla grande solo coi soldi
Uomini col jet, marsupio e Moncler
Siamo per sempre nell’83
[J-AX & Il Pagante]
Luca era un avvocato che portava l’orologio sul polsino
A 18 anni circondato dalle more e dalle bionde a Portofino
Mo il patrimonio è sputtanato
La finanza gli ha mandato già l’avviso
E adesso vive spaventato dalle more d’Equitalia e dal postino
Odia tutti i giovani, la trap e Greta
Odia MTV perché gli mancan i videoclip di Madonna o Sting
Odia “Ex on the Beach” e “Riccanza”
E va all’all you can eat coi suoi amici di infanzia
Tutti Gianni Agnelli e lupi di Wolf Street
Ma a fine mese li chiama la banca
[Rit. – Il Pagante]
Vogliono tutti solo grandi marche e colori forti
Qui si sta alla grande solo coi soldi
Uomini col jet, marsupio e Moncler
Siamo per sempre nell’83
(Ohohohoh)
I jeans strappati alla Bon Jovi
(Ohohohoh)
Di notte con i RayBan nuovi
(Ohohohoh)
Politicanti festaioli
Per sempre nell’83.