La paura è il secondo singolo de Il Teatro Degli Orrori estratto dal nuovo album omonimo, rilasciato il 2 ottobre 2015.
Dopo il precedente Lavorare stanca, il gruppo rock ha rilasciato il video ufficiale che accompagna il secondo tassello della quarta era discografica di Pierpaolo Capovilla & soci, un filmato reso disponibile proprio lo stesso giorno in cui è stato pubblicato l’atteso progetto discografico, che arriva nei negozi ad oltre 3 anni di distanza da “Il mondo nuovo”.
Questo pezzo è davvero molto significativo, in quanto parla, delle persone che non hanno nulla da fare se non stare in mezzo alla strada 24 ore su 24. Per Capovilla, la Paura è la madre di ogni violenza e con essa non si scherza mai.
Per vedere il videoclip su Youtube cliccate sull’immagine in basso, dopo la quale trovate il testo completo da noi trascritto in anteprima per voi che ci seguite sempre.
La paura testo – Il Teatro degli Orrori
Con la paura
madre di ogni violenza
non si scherza, non si scherza mai
non si scherza mai
con la paura
madre di ogni violenza
non si scherza, non si scherza mai
non si scherza mai
Si stava meglio in galera
che prigionieri della strada senza un caz*o da fare dal mattino alla sera
se non perdersi, perdersi all’infinito
senza nessuna nostalgia, senza mai un rimorso, senza mai guardarsi indietro
a testa in giù
la fame ti pedina per vedere, per vedere come va a finire
Con la paura
madre di ogni violenza
non si scherza, non si scherza mai
non si scherza mai
con la paura
madre di ogni violenza
non si scherza, non si scherza mai
non si scherza mai
Si stava meglio in galera
che prigionieri della strada senza un caz*o da fare dal mattino alla sera
almeno potevi parlare con qualcuno, che ti stesse ad ascoltare
qualcuno che mi stesse ad ascoltare
io, l’ho conosciuto in galera
ma che ti frega, che ti frega
Con la paura
madre di ogni violenza
non si scherza, non si scherza mai
non si scherza mai
con la paura
madre di ogni violenza
non si scherza, non si scherza mai
non si scherza mai
Tubidubidu oh oh
Si stava meglio in galera
che prigionieri della strada
con la paura di cercare un po’ d’amore dove l’amore non si trova mai
la gente la gente per la strada.. si volta
ad ammirare le vetrine (2.33)
forse ha paura di vedere
come sono sexy
Ah.. bang bang bang
Si stava meglio in galera
che prigionieri della strada
a testa in giù, senza nessuna nostalgia
senza nessun rimorso, senza nessuna gioia, nessun dolore, nessun passato, nessun presente, nessun futuro