Inizialmente molti credevano si intitolasse Nice, invece è Nietzsche il titolo dell’inedito che Giulia Molino ha cantato ad Amici 19 il 18 gennaio 2020, nella sfida contro Gaia Gozzi: le due hanno infatti interpretato una cover e un inedito, ma la meglio l’ha avuta Giulia che ha anche cantato l’intramontabile e meravigliosa “Tu si na cosa grande”. Il testo e il video della sfida con Gaia. L’audio integrale del brano, rilasciato il 20 marzo 2020 insieme all’album Va tutto bene.
Si tratta di una canzone rap molto ben fatta e interpretata alla grande da questa talentuosa ventenne di Scafati, che al talent show condotto da Maria De Filippi, sta facendo innamorare sempre più telespettatori. Questo pezzo racconta una storia molto intima e personale della Molino e questo altro non fa che dare un valore aggiunto alla traccia, che ha favorevolmente impressionato un po’ tutti, in particolar modo Rudy Zerbi, il che come ben sappiamo, non è affatto semplice..
Giulia Molino Nietzsche Testo
Che ne sai tu di quando volevo sprofondare
che ne sanno i miei amici delle notti prese a male
che ne sanno i miei vicini delle grida contro il muro
quando accanto hai nessuno, chiudi gli occhi e vaffan*ulo
C’ho fame di casini e non mi sazio con chiunque
la vita è una pu**ana e in due secondi arriva al dunque
ho sempre dato tanto e in tasca mai avuto niente
tranne il mio dolore che non mostrerò alla gente
resta lì, tra le chiavi e le speranze
tra le cose che non dico e i tatuaggi sulla pelle
nelle sere nere illuminate solo dalle stelle
incastrate nei rimorsi di una stupida ventenne
io ci penso e quasi mi scoppia la testa
nonostante il tempo passi, Giulia è ancora la stessa
io ci penso e ci ripenso mentre passano le ore
mi rigiro dentro il letto, questa notte è una prigione
e bevo un sorso a canna dalla bottiglia
ogni giorno in paranoia, sempre con la stessa fissa
non mangiare, non toccare il cibo, quello è deleterio
in vista tagli sui polsi è successo per davvero
Che ne sai tu di quando volevo sprofondare
che ne sanno i miei amici delle notti prese a male
che ne sanno i miei vicini delle grida contro il muro
quando accanto hai nessuno, chiudi gli occhi e vaffan*ulo
nella vita che attanaglia, taglia pezzi e cuce male
dei rapporti chiusi in fretta con niente di personale
delle corse in auto folli verso mete sconosciute
dei mesi chiusa in casa in compagnia del mio computer
non mi va di uscire e dire “ok, va tutto bene”
accetto le mie pene, ci convivo e mi conviene
tanto il mostro non lo uccidi fingendoti felice
devi prenderlo per mano come l’abisso fece con Nietzsche
scrivo flussi di coscienza per placare il mio tormento
tu che ascolti disgustato, non ti vedo e non ti sento
ho bisogno di parlare di un disagio personale
che tartassa i miei giorni e non mi lascia respirare
tra le mura di una stanza c’è il mio spettro che mi parla
fissa il vuoto dei miei occhi mentre scorrono i rintocchi
nella testa metto al rogo ogni singolo pensiero
il sangue prende fuoco come D’Arco al medioevo
Che ne sai tu di quando volevo sprofondare
che ne sanno i miei amici delle notti prese a male
che ne sanno i miei vicini delle grida contro il muro
quando accanto hai nessuno, chiudi gli occhi e vaffan*ulo
che ne sai tu di quando volevo sprofondare
che ne sanno i miei amici delle notti prese a male
che ne sanno i miei vicini delle grida contro il muro
quando accanto hai nessuno, chiudi gli occhi e vaffan*ulo
Vedi anche: Giulia Molino – Va tutto bene (Inedito Amici 19)