Emerge solo ora la natura del rapporto di Gianna Nannini con una collega, quest’ultima rompe il silenzio e racconta un aneddoto curioso.
Sono molte le star che decidono di liberarsi dei fastidiosi sassolini nella scarpa, aspettando di confidarsi con l’opinione pubblica (e con i giornalisti) dopo anni dal consumarsi degli eventi. E così come un effetto domino altri confermano o smentiscono tesi ed opinioni sui personaggi noti, provocando un inevitabile dibattito ed il conseguente hype. Negli studi di Belve ad esempio Alessandro Borghi, su richiesta pungente della conduttrice, ha espresso chiaramente il nome del regista che gli disse che non sarebbe andato molto lontano. Un esempio, questo, tra i tanti.
L’ultima “vittima” del sistema delle confessioni è Gianna Nannini. La cantante, da sempre nota per la sua cordialità con i fan e per la sincera spontaneità, ha conosciuto per la prima volta una tesi contrastante. Ad invitare il pubblico ad una riflessione riguardante l’indole celata della rock star è nientedimeno che una collega. Una cantante che avrebbe potuto fungere da partner professionale, ma della quale Nannini non riuscì mai a conquistare la stima e la fiducia. Forse per un suo disinteresse nel dimostrare di valere il successo conquistato e del quale la cantante che la accusa non si spiega l’origine.
Le pagine del Corriere della Sera sono dominate dall’intervista audace dell’altrettanto audace Donatella Rettore. La cantante ha colto l’occasione per produrre un resoconto della sua lunga carriera, delle conquiste, delle persone meravigliose che hanno arricchito il suo percorso e degli artisti la cui personalità ha percepito come deludente. Ha raccontato il primo incontro con Lucio Dalla e del tumore al seno contro il quale ha combattuto nel 2020. In questa cornice di ricordi, trova spazio anche Gianna Nannini.
“Era noiosa, la Ricordi le consigliò di imitarmi” – racconta Donatella Rettore senza peli sulla lingua – “Fece Fotoromanza vestita da marinaretta, abbastanza ridicola“. La collega ha raccontato di averla incontrata su un volo aereo – sottolineando la differenza tra Nannini che viaggiava in prima classe e lei in economy – di averla salutata e di non aver ricevuto risposta. Per completare il poco lusinghiero quadro, Rettore ha spiegato: “Nel 2009, al concerto di ‘Amiche per l’Abruzzo’, Giorgia ed Elisa furono adorabili, Gianna mi diede la mano moscia“.
Insomma, la disaffezione di Donatella Rettore per quella che avrebbe potuto presentarsi come una valida compagna per un duetto esplosivo è evidente. La diretta interessata non è intervenuta in merito all’intervista. Forse perché consapevole delle ragioni della collega o forse per non alimentare ulteriori e futili dibattiti.
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