E’ un Ghemon che festeggia bevendo Champagne per la fine di una relazione tossica, quello del gradevole quarto singolo estratto dal sesto album in studio Scritto nelle stelle, pubblicato il 24 aprile 2020 via Carosello Records. Il testo e l’audio del brano, on air dal successivo 20 aprile.
Dopo Questioni di principio , In Un Certo Qual Modo e Buona Stella, per il quarto tassello dell’atteso sesto progetto discografico, successore di Mezzanotte (settembre 2017), la scelta è ricaduta su questa orecchiabile Champagne, un brano prodotto da Antonio Filippelli e scritto dall’interprete, che l’ha definito “una sorta di calamita”.
Come detto in apertura, qui l’avellinese Giovanni Luca Picariello, aka Ghemon, racconta la fine di una storia d’amore, come se fosse una vera e propria liberazione, perché i ricordi che questa persona gli lascia, sono tutt’altro che positivi.
L’artista si è così pronunciato su questa nuova canzone: “Parlando di questa traccia, ritengo sia sia dall’incipit una specie di calamita. Già prima dell’entrata della voce trasuda madeleine proustiane da ogni battuta. Quel rap, quella… posso dirlo? Cazzimma che regge il testo, quell’uso melodico delle parole su una base a tratti secca e a tratti cicciona. Le liriche si trovano insomma su una tavola ben apparecchiata su cui scivolare, perfettamente adatta peraltro alla narrazione. Tutto il resto è headbouncin.”.
Se riapro i conti col passato per un attimo
Con quei pensieri ormai, fuori tempo massimo
Farò un esame di coscienza, già che sto nel traffico
Anche se, a che serve farlo da solo e senza dibattito?
Non so perché subivo il tuo fascino
Eri solo un errore con uno strascico
E non sai l’imbarazzo che ho se ripenso a te
Tu che mi gridavi che non ero pronto, perché
Qui chi sogna ad alta voce non vale due lire
Con quel tono da stron*a che mi ricordo ancora
Dal canto mio, non meritavi tu certe delicatezze
Quei brevi quarti d’ora di certezze
Volevo che durassero per sempre
Ma adesso che mi lasci indifferente, io
Stappo una boccia di champagne
Per il pericolo scampato
Chissà se non mi fossi fermato
Dove sarei a quest’ora
Stappo una boccia di champagne
Per il proiettile schivato
Chissà se mai ti avessi assecondato
Dove sarei a quest’ora
Lo so, sono arrivato all’improvviso
Io per te ero impegnativo da gestire
E anche se apparivo sfacciatamente deciso
Era facile capire che ero indifeso ed inoffensivo
Ma tu guardavi solo te, come Narciso
Ed ogni notte mi gridavi che li non c’era spazio per me
Io ero in shock e non riuscivo a reagire
A quei modi da stron*a che mi ricordo ancora
In fondo tu, hai preso a tuo vantaggio le mie insicurezze
I giudizi che hai scoccato come frecce
Credevo mi inseguissero per sempre
Ma ora che valgono meno di niente, io
Stappo una boccia di champagne
Per il pericolo scampato
Chissà se non mi fossi fermato
Dove sarei a quest’ora
Stappo una boccia di champagne
Per il proiettile schivato
Chissà se mai ti avessi assecondato
Dove sarei a quest’ora
Dove sarei a quest’ora
Il tempo mette tutto al proprio posto
Tolgo schegge e polvere di dosso
Eri una deviazione di percorso
Ma per fortuna ti ho rimosso e non ho rimorso
Stappo una boccia di champagne
Per il pericolo scampato
Chissà se non mi fossi fermato
Dove sarei a quest’ora
Stappo una boccia di champagne
Per il proiettile schivato
Chissà se mai ti avessi assecondato
Dove sarei a quest’ora
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