Ghemon ha rilasciato un nuovo brano che si intitola 64bars, un bel pezzo che segna il ritorno del cantautore al rap, dopo le due ere discografiche ORCHIdee e Mezzanotte, che tuttavia mantennero un lato rap dell’avellinese Giovanni Luca Picariello.
Il brano si intitola così, in quanto Ghemon ha rappato per Red Bull Music, 64 barre inedite su un beat prodotto da Andry The Hitmaker, 64 barre (quattro versi corrispondono a una barra) di super rime e super flows.
Come riportato nel sito ufficiale Red Bull, per questo progetto Ghemon e Andry The Hitmaker (il producer) hanno lavorato e registrato insieme all’interno del Red Bull Studio Mobile per tirare fuori un pezzo inedito.
Il risultato è a mio parere eccellente, in quanto il brano è complessivamente molto gradevole, sia nel beat che nelle grintose parole che escono dalla bocca del rapper classe 1982.
Il video, che mostra semplicemente il rapper interpretare il pezzo al Red Bull Studio Mobile, è visionabile sia sul sito Red Bull, sia su Youtube a cui accedete cliccando sull’immagine.
Testo 64bars
Semplicemente sono il migliore di tutti i tempi
Fai pace con la verità che ho fretta e sono già le quattro meno venti
A tutte le unità, dentro le radio gira il mio nome
Escono mille novità ma in giro zero innovazione
Sucker, che sperano gli dia mia la benedizione
Hanno le mani come un bagher
E le braghe giù al tallone
Quindi fai silenzio ed attenzione
Quando do lezione
E non muoverti se non dico azione
Puoi giusto generare invidia
E spirito di emulazione
Di un pubblico dell’età di mia nipote
Capito come?
Bacio accademico e laurea con lode
Da due gemelle eterozigote
Che mi guardano devote
Mentre faccio colazione
In un montgomery blu Tiffany
Mentre la penna griffa il mio block notes
Novello Truman Capote
Con due fiches
Da leggere come si scrive
Che mi chiedono robe tipo strip poker
O hot come il chipotle
Ho avuto una regina ricca come Makeda di Saba
Sorseggiava Solopaca
Con addosso solo un tanga ed una pelliccia in alpaca
Ho avuto attorno
Più impostori di Sai Baba
Più fattoni che ad un coffee-shop del Baba
Ho avuto tutto
Ma se la testa è malata
Il diavolo vuole il sangue
Come un chupacabra e niente ti appaga
E mo’? “Fuori dal tunnel” come Capa
Spicco il volo con un paio di Hyperadapt
Visto che la Nike è alata.
Ma che caz*o ridi?
L’Italia prima ti ammazza e dopo ti venera come con Pasolini
Mi dai la nausea
Ribelle senza causa
Sto qua da quando Fabrizio abitava in piazza Bausan
Da quando Maurizio vestiva total look Stone Island
Da quando Zio Gianni era ritornato dalla naja
Cresciuto mi sono evoluto in un rap Super Sayan
Un Haran Banjo soul che sta per comandare il Daitarn
Tu fai piano bar, sembri più o meno Umberto Smaila
E non è che la mia purezza vuol dire campare d’aria
Tu mi immagini da solo in una baita nella taiga
…io voglio un conto offshore ed una casa alle Cayman
Ma vivo in diretta
Come su una lametta
E Milano è la mia personale Mecca
Ricordo a questi stron*i che non sono più graditi alla mia festa
Che va a finire male come in Vietnam
Testa questa mer*a
“Succhiane l’essenza” come El Prez
Da signore ti rimando a casa in “Taxi” tipo Mecna
Ti invito a un mio concerto con la band a occhi chiusi pensa
Che sei in presenza come di una leggenda
Gira male se l’adrenalina cade
Tu tiri una linea ha hai le sinapsi bruciate!
“La bamba” ti serve sennò il tuo concerto è un funerale
E tu sul palco sei più morto di quanto sia Ritchie Valens
Oops parallelo macabro
Conto gli amici sulle dita ed i nemici su di un abaco
Ho abitato in un condominio sul baratro
Ho viaggiato con i marinai sul mare come un albatro
Legato all’albero ho lasciato che il timone
E che le vele mi affogassero
E ti assicuro che mi c’è mancato un attimo…
Lo sai, stare male ha anche il suo fascino
Ma preferisco di gran lunga il sole e meglio se da un superattico
A briglia sciolta ma con i nodi alla lingua
Dentro di me ero irrisolto come un enigma
La mia bravura l’ho vissuta come stigma
Ma adesso è il paradiso che ti manda in para
Perché non c’è gara con me
Sono il tuo fo*tuto paradigma
Addenso rime in una nuvola
Le corde vocali a mo di carrucola
Le mandano su all’ugola
Ciao, sono Gianluca…
Non mi conosci?
Man, Googola!