Alzo le mani è il terzo singolo del trio formato da Niccolò Fabi, Daniele Silvestri e Max Gazzè, estratto dal primo album collaborativo Il Padrone Della Festa, un grande successo per i tre amati cantautori pubblicato lo scorso 16 settembre, certificato Disco di Platino.
Dopo l’ottimo riscontro ottenuto con i precedenti Life Is Sweet, L’amore non esiste e Come mi pare, è arrivato il moneto del quarto tassello della fortunata prima era discografica di FSG, la prima traccia facente parte dell’opera formata da dodici canzoni.
In data odierna è uscito nel canale Youtube del trio delle meraviglie, il video ufficiale che accompagna il brano. Ecco l”annuncio tramite i social network: “Alzo le mani si è presa tante responsabilità, ha aperto il disco, ha inaugurato ogni esibizione live di Niccolò, Daniele Max, dalla piazzetta al palazzetto. Abbiamo deciso di renderle omaggio chiedendo a un artista incredibile di darle una nuova veste. Ed ecco come Bruno “Mezzacapa” D’Elia ha dato vita a questa canzone. È un piccolo grande regalo che Niccolò, Daniele e Max vogliono fare a tutti voi…Alzo le mani!“
Per vedere il filmato cliccate sull’immagine sottostante, dopo la quale trovate le parole che compongono l’inedito.
Testo Alzo le mani – Fabi Silvestri Gazzè (Digital Download)
Il rumore della pioggia nel pomeriggio
Le cicale a Luglio in un campeggio
Il suono del traghetto che entra in porto
La frenata prima del botto
La sirena dell’ambulanza in avvicinamento
Quella che si sente in guerra guardando in alto
L’urlo della folla in uno stadio
Il rumore della vita
Io non suonerò mai così
Posso giocare, intrattenere, far tornare il buon umore o lacrimare
Ma non suonerò mai così
Non è solo cosa diversa, è una battaglia persa
Alzo le mani
Il telefono che squilla quando l’aspetti
Le dita di mio padre sulla sua Olivetti
Il cannone del Gianicolo di mezzogiorno
La serratura al tuo ritorno
La campanella che suona il tram quando riparte
Quella che in un attimo svolta la classe
Il respiro di un bambino lieve
Il silenzio della neve
Io non suonerò mai così
Posso giocare, intrattenere, far tornare il buon umore o lacrimare
Ma non suonerò mai così
Non è solo cosa diversa, è una battaglia persa
Alzo le mani
E poi capita che un suono sbatte addosso come un vento di cristallo
Che si aggrappa a una follia prigionero dello stallo come un mare
E come l’albero d’autunno lascia foglie sull’asfalto ad ammucchiarsi contro i muri
Chi si arrende senza sonno, senza storia, senza volte e quella sfilza di respiri
Io non suonerò mai così
Posso giocare, intrattenere, far tornare il buon umore o lacrimare
Ma non suonerò mai così
Non è solo cosa diversa, è una battaglia persa
Alzo le mani