Everyday Robots è il titolo del nuovo singolo ed album di Damon Albarn, cantante e musicista britannico leader dei Blur, che negli ultimi anni ha anche portato avanti con enorme successo il progetto parallelo dei Gorillaz.
L’album Everyday Robots
Prima di parlare del singolo, diciamo qualcosa su questo disco, che vedrà la luce per Warner Bros il 28 aprile 2014. Registrato lo scorso anno a Londra presso i 13 Studio di proprietà dello stesso Albarn, “Everyday robots” è impreziosito dai cameo di Brian Eno e Natasha Khan, che è la titolare del progetto Bat For Lashes. Richard Russell ha invece prodotto il disco, coordinando i lavori in studio.
Versioni disponibili
La versione standard dell’opera è formata da 12 tracce, la special edition conterrà 2 pezzi aggiuntivi, la versione DVD, oltre ai video di tutte le canzoni, conterrà i live di 4 canzoni, nei Fox studios a Los Angeles.
Copertina album Everyday Robots
Ecco la copertina del disco a sfondo grigio, che ritrae l’artista seduto, mentre guarda verso il basso. Dopo la cover, passiamo alla tracklist e subito dopo parliamo del singolo omonimo.
Tracklist Everyday Robots – Damon Albarn
Standard Edition
Special Edition
13. “Father’s Daughter’s Son”
14. “Empty Club”
DVD Edition
Singolo Everyday Robots
Come detto Everyday Robots è anche il nuovo singolo, primo estratto dal disco di cui abbiamo appena parlato. Il 20 gennaio 2014, è stato rilasciato il video ufficiale diretto dall’artista e designer Aitor Throup, che ha utilizzato il software CGI e scansioni craniche reali, al fine di creare un ritratto digitale unico di Damon. La canzone è disponibile in download digitale dal 20 gennaio.
Video ufficiale Everyday Robots
Testo Everyday Robots
“They didn’t know where they was going, but they knew where they was wasn’t it”
We are everyday robots on our phones
In the process of getting home
Looking like standing stones
Out there on our own
We’re everyday robots in control
Or in the process of being sold
Driving in adjacent cars
‘Til you press restart
“They didn’t know where they was going, but they knew where they was wasn’t it”
Everyday robots just touch thumbs
Swimmin’ in lingo they become
Stricken in a status sea
One more vacancy
For everyday robots getting old
When our lips are cold
Lookin’ like standing stones
Out there on our own
Little robots in ringback tones
In the process of getting home
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