Il giovane cantautore calabrese Emanuele Aceto, in arte Eman, è giunto al terzo capitolo dell’era discografica Amen. Da venerdì 15 luglio, sarà infatti in radio il nuovo singolo Amen, che fa seguito a Giorno e Notte ed alla title track Amen.
Il cantante catanzarese ci propone questo pezzo, seconda track del disco, nel quale parla del suo vizio, che sarebbe una donna che lo fa letteralmente andare fuori di testa.
Niente male anche questa canzone dalle sfumature hot, che prossimamente dovrebbe essere accompagnata dal videoclip.
Nell’attesa cliccando sull’immagine in basso, è possibile ascoltare su Spotify l’audio del brano, mentre a seguire trovate le parole che lo compongono.
Aggiornamento: qui il video ufficiale scritto e diretto da Mauro Lamanna.
Il mio vizio testo – Eman (Digital Download)
Mi sveglio in piena notte spesso perché manca lei
la sento entrare sto con gli occhi chiusi
le dico che il mio vizio è il vetro che si appanna e lei
dice “Il mio sei tu che di me abusi”
cammina a piedi scalzi, non mi disturba i sogni
nei miei giochi ti scotti, io voglio che mi bruci
mi dice Siamo salvi finché restiamo illusi
tu vivi di incertezze, io voglio che mi usi
viviamo insieme un sospiro che non basta né a lei né a me
se è troppo freddo l’inverno con le cosce lei scalda me
riesce a mostrarmi il suo peggio e mi chiede “Dimmi, il tuo dov’è?”
ma il mio peggio è lei e lei, è il meglio di me.
dice, dovrebbe andar via, ma lei ritorna da me
dice “Non son solo tua”, quando mi tiene dentro sé
mi dicono che grida quando è chiusa in soffitta
le dico: “Fa più piano” ma non sa stare zitta.
Lei parte piano e tocca e la mano che suda
s’infila dentro e la testa mi scoppia
come una stanza buia, la cassa che si spacca
lei viene e dice che la testa le scoppia
giro di serratura, il disco che s’incanta
se tieni il colpo poi la testa ti scoppia
lei parte piano e tocca e la mano che suda
s’infila dentro e la testa mi scoppia.
Sei quello che volevo, sei quello che cercavo
sei quello che volevo sei quello che cercavo
sei quello che volevo e quello che cercavo
sei quello che volevo sei quello che cercavo.
Riesce a disegnare parole che per me hanno un senso
e scacciare i demoni che ospito se lei non c’è
anche nei giorni in cui mi sento perso
riesce a salvarmi e non so perché.
Viviamo insieme in un bacio che è solo per lei e per me
se è troppo caldo l’estate è lei la pioggia su di me
se sento piano un respiro è lei che dorme accanto a me
non so far a meno di lei e lei non fa a meno di me
dice, dovrebbe andar via, ma lei ritorna da me
dice “Non son solo tua”, quando mi tiene dentro sé
mi dicono che grida quando è chiusa in soffitta
le dico: “Fa più piano” ma non sa stare zitta.
Lei parte piano e tocca e la mano che suda
s’infila dentro e la testa mi scoppia
come una stanza buia, la cassa che si spacca
lei viene e dice che la testa le scoppia
giro di serratura, il disco che s’incanta
se tieni il colpo poi la testa ti scoppia
lei parte piano e tocca e la mano che suda
s’infila dentro e la testa mi scoppia
e la testa mi scoppia
poi la testa mi scoppia
e la testa mi scoppia.