Finisce in tribunale una vicenda che vede al centro di una disputa milionaria una delle band più famose del mondo, gli Earth Wind and Fire
Due band che portano (quasi) lo stesso nome e che si affrontano in tribunale per la disputa dei diritti di sfruttamento di immagini e canzoni
Di casi come questo ce ne sono molti, e hanno riguardato in passato diverse band famose e non. Anche italiane…
I casi italiani: fondatori ed ex componenti
Accadde con i New Trolls, i cui componenti si divisero in una doppia tournee che riproponeva la carriera della leggendaria band italiana.
Da una parta alcuni membri fondatori, dall’altra altri musicisti che avevano fatto parte del gruppo. Ma è accaduto più recentemente anche quando Carlo Marrale, chitarrista fondatore della band, e Silvia Mezzanotte – la terza corista del gruppo dopo Antonella Ruggiero e Laura Valente – avevano presentato con successo un progetto con molte canzoni della band da illustrare live in Italia e all’estero. La cosa è finita in tribunale.
I Matia Bazar ora sono di nuovo in attività con una formazione che ha in Fabio Perversi l’unico superstite della band, per altro non più originale. Perversi entrò nel gruppo quando Piero Cassano, dopo la morte di Aldo Stellita e di Giancarlo Golzi ma anche dopo l’uscita di scena di Marrale. Cassano rientrò e portò con sé Perversi: e la band rimase in attività per qualche tempo. Oggi si chiamano Matia Bazar anche se dei Matia Bazar originali non è rimasto nulla. Ma Cassano, anche recentemente in alcuni video, ha di fatto investito Perversi dell’incarico di portare avanti i vecchi successi della band.
Earth Wind & Fire, una band di troppo
Il caso che riguarda i leggendari Earth Wind & Fire è ancora più clamoroso. La band vanta cinquant’anni di storia e almeno una dozzina di brani funk di enorme successo, tra i più grandi di sempre. Da September a Boogie Wonderland. La band è attiva dal 1969 nonostante numerosi cambi di formazione. Creata dal leggendario Maurice White, fondatore e voce solista fino alla sua morte avvenuta nel 2016, la band ha coinvolto decine di musicisti più o meno famosi.
Ma oggi la memoria storica della band è rappresentata soprattutto da tre protagonisti: Verdine White, il bassista fratello minore di Maurice, Phil Bailey, la splendida e acutissima voce che ha sempre caratterizzato le produzioni della band e il batterista Ralph Johnson, in forza al gruppo dal 1972.
Il clone
A questa band, completata da turnisti e professionisti, si sono affiancati nel corso degli ultimi anni gli Earth, Wind & Fire Legacy Reunion. Stessa musica, stesso brand, stesso logo: musicisti diversi, anche se in gran parte riconducibili al complesso visto che ognuno dei componenti di questo ‘clone’ ha fatto parte della versione originale della band.
La campagna marketing è volutamente ingannevole. I biglietti e i cartelloni annunciano un concerto degli E.W.&F.: anche se poi sul palco i membri originali della band non ci sono. Si tratta di una semplice, per quanto quotata, cover band…
Una causa e una tournee
Gli Earth, Wind & Fire di Verdine White e Philip Bailey sono recentemente partiti con un tour all’insegna della nostalgia e del funky d’autore insieme a Lionel Richie. Ma nel frattempo hanno citato i rivali per utilizzo fraudolento e ingannatorio del nome e dei simboli della band chiedendo un consistente rimborso sui diritti d’autore e un danno di immagine.
Il tour di Lionel Ritchie ed Earth Wind & Fire ha preso il via questa estate limitatamente alle tappe nordamericane: venti concerti in tutto cui se ne sono aggiunti altri venti in modo autonomo. Un grandissimo successo perché il revival anni ’80 tira moltissimo e non c’è niente come le band originali per richiamare l’interesse del grande pubblico.
Infatti si parla di una estensione anche a Regno Unito ed Europa dove Ritchie ha suoanto per conto proprio già questa estate… In Irlanda, Regno Unito, Olanda, Germania e Austria. Niente date in Italia. Ritchie è stata una delle voci più importante del concerto per la celebrazione dell’incoronazione di Carlo III.
Nel frattempo la disputa tra le due band, i cui componenti hanno spesso condiviso lo stesso palco e le stesse canzoni, finirà in tribunale.