‘Tis a Pity She Was a Whore è un brano di David Bowie tratto dal suo ultimo album in studio BlackStar, pubblicato l’8 gennaio 2016, pochi giorni prima della sua scomparsa. Per ulteriori informazioni sul venticinquesimo disco del cantautore britannico cliccate sull’apposito link.
‘Tis a Pity She Was a Whore non è una traccia inedita, in quanto già inclusa nel lato b del singolo Sue (Or in a Season of Crime) pubblicato in UK il 17 novembre 2014 ed il 28 novembre 2014 negli Stati Uniti (in vinile 10″ e nel formato digitale), insieme ala versione “radio edit” del medesimo brano, a sua volta estratto dalla racconta uscita nel 2014 “Nothing Has Changed“. Per gli amanti del Duca Bianco, il 22 gennaio 2016 uscirà la nuova versione in vinile, già reperibile nella versione d’importazione.
Per ascoltare l’audio ufficiale della canzone cliccate sull’immagine in basso, mentre a seguire potete leggere il testo in inglese e la nostra traduzione in italiano.
‘Tis a Pity She Was a Whore testo – David Bowie (Digital Download)
[Intro]
[Verse 1]
Man, she punched me like a dude
Hold your mad hands, I cried
‘Tis a pity she was a whore
‘Tis my curse, I suppose
That was patrol
That was patrol
This is the war
[Bridge]
[Verse 2]
Black struck the kiss, she kept my cock
Smote the mistress, drifting on
‘Tis a pity she was a whore
She stole my purse, with rattling speed
That was patrol
This is the war
‘Tis a pity she was a whore
[Verse 2]
[Verse 3]
Man, she punched me like a dude
Hold your mad hands, I cried
‘Tis a pity she was a whore
‘Tis my fate, I suppose
For, that was patrol
That was patrol
‘Tis a pity she was a whore
[Intro]
‘Tis a pity she was a whore
Woo!
Ahh! Woo!
Woo!
Traduzione ‘Tis a Pity She Was a Whore
[Introduzione strumentale]
[Verso 1]
Amico, (lei) mi ha dato pugno come un uomo
Tengo le tue folli (o “furiose”) mani, ho pianto (o “urlato”)
È un peccato che fosse una put*ana
E’ la mia maledizione, suppongo (o “immagino che”)
Quella era di pattuglia
Quella era di pattuglia
Questa è la guerra
[Ponte strumentale]
[Verso 2]
Nero ha sferrato il bacio (oppure “ha sferrato il bacio malvagio”), mi tenne (o “non smetteva con il mio”) l’uccello
Colpì la padrona (o “l’amante”), sfracellandola
È un peccato che fosse una put*ana
(mei) Mi ha rubato la borsa, molto rapidamente
Quella era di pattuglia
Questa è la guerra
È un peccato che fosse una put*ana
[Ponte 2 strumentale]
[Verso 3]
Amico, (lei) mi ha dato pugno come un uomo
Tengo le tue furiose mani, ho pianto (o “urlato”)
È un peccato che fosse una put*ana
E’ il mio destino, suppongo (o “immagino che”)
Per questo fosse di pattuglia
Quella era di pattuglia
È un peccato che fosse una put*ana
[Conclusione]
È un peccato che fosse una put*ana
Woo!
Ahh! Woo!
Woo!
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