Ah-ah-ah-ah, ah-ah-ah-ah
Ah-ah-ah-ah, ah-ah-ah-ah
Scriverò di amarti sulle note di un iPhone
fisso la parete tanto non ti chiamerò neanche stasera
non vale la pena, è agosto ma si gela
anche se non serve a niente
Yo intentado llamarte
pero con miedo a equivocarme
contestas, me enredas
no quiero esa vaina
te imaginas
Yo moría port ti
no sé si tú por mi
lo que queda claro
es que no nos funcionó’
Prima di te
ero sola, ero mia
era tutto più facile
ora in questa follia
ho imparato a danzare
cento giorni senza rincontrarsi
non credevo che poi mi mancassi
Scriverò di amarti sulle note di un iPhone
fisso la parete tanto non ti chiamerò neanche stasera
non vale la pena, è agosto ma si gela
anche se non serve a niente
Sottovoce dirti sì
sottovoce dirti sì
sottovoce dirti sì
stanotte solamente
sottovoce dirti sì
sottovoce dirti sì
mi sfiori appena
sei un brivido sulla mia schiena-ah
ah-ah-ah-ah, ah-ah-ah-ah, ah-ah-ah-ah
sulla mia schiena-ah
Mirando hacia la pared
pensando en llamarte
contestas me enredas
no quiero esa vaina
tú me restas
A veces pienso que sí
después me digo no
no te puedo llamar
aunque quiera de ti
Prima di te
ero sola, ero mia
era tutto più facile
ora in questa follia
ho imparato a danzare
zingara è la notte per cercarsi
sei un ciclone in cerca dei miei passi
Scriverò di amarti sulle note di un iPhone
fisso la parete tanto non ti chiamerò neanche stasera
non vale la pena, è agosto ma si gela
anche se non serve a niente
Sottovoce dirti sì
sottovoce dirti sì
sottovoce dirti sì
stanotte solamente
sottovoce dirti sì
sottovoce dirti sì
mi sfiori appena
sei un brivido sulla mia schiena-ah
ah-ah-ah-ah, ah-ah-ah-ah, ah-ah-ah-ah
sulla mia schiena-ah
ah-ah-ah-ah, ah-ah-ah-ah, ah-ah-ah-ah
sulla mia schiena-ah
Yo intentado llamarte
pero con miedo a equivocarme
contestas, me enredas
no quiero esa vaina
te imaginas
ho provato a chiamarti
ma con il timore di sbagliare
Mi rispondi, mi coinvolgi
Non voglio quella sensazione
immagina
Yo moría port ti
no sé si tú por mi
lo que queda claro
es que no nos funcionó
Sono morta per te
Non so se tu per me
ciò che è chiaro
è che non ha funzionato tra noi
Mirando hacia la pared
pensando en llamarte
contestas me enredas
no quiero esa vaina
tú me restas
Guardando il muro
pensando di chiamarti
Mi rispondi, mi coinvolgi
Non voglio quella sensazione
che mi lasci
A veces pienso que sí
después me digo no
no te puedo llamar
aunque quiera de ti
A volte penso di si
dopo mi dico di no
Non posso chiamarti
anche se ti voglio
Vede la partecipazione degli attori Francesco Mandelli e Sergio Forconi, dell’attrice Valentina Ottaviani e delle ballerine Federica Panzeri, Giulia Pauselli e Lorella Boccia il video che accompagna il nuovo tormentone dei producers, un filmato incentrato sul ballo, diretto da Antonio Usbergo & Niccolò Celaia, aka YouNuts, palesemente ispirato a Il Ciclone, film del 1996 diretto e interpretato da Leonardo Pieraccioni. Nel finale non manca un bel cameo al regista e attore.
La clip inizia con Mandelli (nei panni di Massimo Ceccherini nel ruolo di Libero intento) che con delle pentole che fanno da antenna, cerca di sintonizzare la tv (nella quale in seguito vedremo la giovane Mariah). Successivamente in una una campagna toscana arriva un pulmino rosso e bianco che accosta davanti a una residenza e dal quale scendono la Di Patrizi e le succitate tre ballerine, che fedelmente alla citata pellicola, danno vita a passi di flamenco. Le immagini passano anche all’interno dell’immobile, dove si balla, anche sopra i tavoli. Forconi (nel ruolo di Osvaldo, padre del protagonista) si unisce alla danza delle ragazze insieme alla Ottaviani (nel ruolo di Selvaggia). Verso la fine, due ragazzi a bordo di altrettanti motorini (credo si tratti dei famosi e indimenticabili “Si” della Piaggio), finiscono per schiantarsi a tutta velocità contro il fienile. Ma chi sono costoro che hanno dato vita a questo finale col botto? Quei geniacci dei produttori naturalmente!
Dopo l’incredibile successo di Jambo con Giusy Ferreri, tormentone dell’estate 2019, il duo di producer multiplatino, hitmaker per eccellenza, composto da Takagi (Alessandro Merli) & Ketra (Fabio Clementi) ci riprovano con il loro “Ciclone”, disponibile ovunque, anche on air, da venerdì 19 giugno 2020 per Sony Music Entertainment.
Se nella hit della scorsa estate, le voci erano di Omi e della Ferreri, in quest’occasione la coppia ha puntato tutto su Elodie Di Patrizi (ex Amici e tra le più apprezzate cantanti italiane della scena pop-urban) e sulla bella e giovane Mariah, cantante trap, reggaeton e R&B di origini portoricane e cubane ma nata a Miami. A ultimare il team i Gipsy Kings, autentici maestri del pop gitano. Il gruppo è costituito da due famiglie imparentate: la Reyes e la Baliardo e in questo pezzo hanno preso parte solo il chitarrista Tonino Baliardo e il cantante e chitarrista Nicolás Reyes.
In Ciclone, decadi, generazioni e influenze sono a confronto: la contagiosa base del duo, la tradizione italiana portata con disinvoltura da Elodie, la rumba flamenca di Nicolás Reyes e Tonino Baliardo e la generazione Z del latin power rappresentata da Mariah.
A parer mio, questo coinvolgente, gradevole e spensierato pezzo, ha tutte le carte in regola per diventare uno dei tormentoni dell’estate 2020, in quanto convince sia dal punto di vista del testo che da quello delle sonorità, decisamente catchy ed adatte alla calda stagione ufficialmente iniziata.
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