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Cesare Cremonini – “Nessuno vuole essere Robin” è il nuovo singolo in radio: audio e testo + video ufficiale

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Redazione

Aggiornamento: è online il video ufficiale diretto da Giorgio J. Squarcia, che vede protagonisti il cantante, Francesco Mastrorilli, Maria Laura Gui e Nicola Ballo Balestri. Come anticipato, il filmato è stato girato tra Bologna (Teatro Duse) e Londra.

In precedenza

Si intitola “Nessuno vuole essere Robin” il secondo singolo estratto da Possibili Scenari, sesto album in studio di Cesare Cremonini, pubblicato lo scorso novembre.

Dopo il successo del primo estratto Poetica, è il momento di questa bella canzone, che sono certo si rivelerà l’ennesimo successo del cantautore bolognese.

Nessuno vuole essere Robin è un significativo ed orecchiabile pezzo, che verrà trasmesso dalle emittenti radiofoniche nazionali da venerdì 23 febbraio 2018.

Nato in appena dieci minuti, il brano narra il punto di vista dell’artista sui rapporti di coppia ma anche sui rapporti in generale, è una traccia fatta di pensieri e riflessioni universali sulle contraddizioni di un’epoca, in cui la legittima ricerca di sicurezza e di benessere personale, coincide con la paura e la sfiducia nei confronti del prossimo.

Tutti col numero dieci sulla schiena e poi sbagliamo i rigori”, canta Cremonini in una delle parti più apprezzate del brano. A riguardo ha affermato:

L’origine di questa intuizione è il mutismo generazionale che ci vede impacciati nel compiere il gesto più eroico: ammettere di non essere invincibili.

Sulla scena compaiono gli eterni temi della maschera, della solitudine, dell’inadeguatezza di un uomo schiacciato dall’onnipresente ostentazione di sé imposta dal copione della società post-moderna:

ancora sorprendente rispetto al passato, ma priva di straordinarietà nella routine del racconto quotidiano sui social network.

L’imbarazzo di una supplica, l’evidente timore di mostrarsi fragili, un cane da compagnia ormai più compagno che cane, sono alcuni dei segni strategici di un brano che non trattiene le parole.

Da venerdì, sarà anche disponibile il video ufficiale girato tra Bologna e Londra e diretto da Giorgio J. Squarcia.

In attesa del filmato, cliccando sulla cover in basso accedete all’audio su Spotify. A seguire alle parole che compongono questo pezzo.

Testo (Download)

Come mai sono venuto stasera
Bella domanda
Se ti dicessi che mi manca il tuo cane
Ci crederesti
Che in cucina ho tutto tranne che il sale
Me lo daresti
C’ho una spina in gola che mi fa male, fa male, fa male
Fammi un’altra domanda
Che non riesco a parlare
Quel che vorrei dirti stasera è…
Non ha importanza
È solo che a guardarti negli occhi mi ci perdo
Quando il cielo è silenzioso e mi nevica dentro
Se giurassi di dormire con te non toccarti, toccarti, toccarti
Ma certo
Puoi dormire col cane
Sai quanta gente ci vive coi cani e ci parla
Come gli esseri umani
Intanto i giorni che passano accanto li vedi partire come treni
Che non hanno i binari
Ma ali di carta e quanti inutili scemi
Per strada o su Facebook
Che si credono geni
Ma parlano a caso mentre noi ci lasciamo di notte e piangiamo e poi dormiamo coi cani.

Il singolo è un flusso di coscienza personale che mi è esplosa fra le mani come una detonazione ininterrotta dall’inizio alla fine.

Ti sei accorta anche tu
Che siamo tutti più soli
Tutti col numero 10 sulla schiena
E poi sbagliamo i rigori
Ti sei accorta anche tu
Che in questo mondo di eroi
Nessuno vuole essere Robin.

È certo che è proprio strana la vita e ci somiglia
È una sala d’aspetto affollata e di provincia
C’è un bambino di fianco all’entrata che mi guarda
E mi chiede perché
Perché passiamo le notti aspettando una sveglia
Ci prendiamo una cotta per la prima disonesta
Complichiamo i rapporti come grandi cruciverba
E tu mi chiedi perché
Fammi un’altra domanda
Che non riesco a parlare.

Sai quanta gente sorride alla vita e se la canta
Aspettando il domani, intanto i giorni che passano accanto li vedi partire come treni che non hanno i binari eppure vanno in orario
E quanti inutili scemi per strada o su Facebook
Che si credono geni, ma parlano a caso
E mentre noi ci lasciamo di notte e piangiamo e poi dormiamo coi cani
Mentre noi ci lasciamo di notte e piangiamo e poi dormiamo coi cani
Mentre noi ci lasciamo di notte e piangiamo e poi dormiamo coi cani.

Ti sei accorta anche tu
Che siamo tutti più soli
Tutti col numero 10 sulla schiena
E poi sbagliamo i rigori
Ti sei accorta anche tu
Che in questo mondo di eroi
Nessuno vuole essere Robin.

Come mai sono venuto stasera
Come mai sono venuto stasera
Bella domanda.

Redazione

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