Cara, al secolo Anna Cacopardo, è un’emergente cantante e autrice milanese e Mi Serve è il suo primo singolo rilasciato con un’importante etichetta discografica, la Polydor Records. Leggi il testo e ascolta e guarda il video che accompagna il brano, diretto da Priscilla Santinelli.
Rilasciata il 12 luglio 2019, la nuova interessante e gradevole canzone, è stata scritta dall’interprete con la collaborazione Andrea Pugliese, mentre la produzione è opera di Davide Simonetta.
Qui la ventenne canta un po’ di cose che “le servono” e lo fa in un modo veramente sorprendente, omaggiando anche il buon Adriano Celentano e la sua intramontabile Azzurro. Molti riferimenti sono chiaramente tecnologici, in una nuova generazione nata tra smartphone e tablet che, come affermato dalla cantante, abbiamo imparato ad usare senza che nessuno ce lo insegnasse, pronunciando “le prime parole davanti a uno smartphone, per farci sentire dalle nostre nonne“.
Nananana nanananana nanana nananananana
Nananana nanananana nanana nananananana
Abbassa quel volume ho mal di festa
che ho già troppo casino nella testa
un’offerta per un volo che mi porti a casa
mi serve
Il cielo pieno d’acqua è il mio mare blu
sarà che guardo il mondo se ho la testa in giù
e mi hanno detto che domani piove
almeno esco
mi serve.
E non mi importa niente se non dico niente
se sbaglio la fermata o freno con il verde
mi alzo la mattina e chiudo le finestre
lo sai cosa mi serve.
Un cielo “azzurro” Celentano mi serve
un po’ di Africa in giardino mi serve
un parco giochi dentro la testa
mi serve, mi serve
un capodanno a ferragosto mi serve
un’altalena nel salotto mi serve
una tempesta
che mi somiglia
dalle mie ciglia
mi serve, mi serve.
Nananana nanananana nanana nananananana
Mangio sushi con una forchetta
per la magia non serve una bacchetta
comincio un’altra serie e parto dal finale
mi serve
e so come mi chiami e so la mia città
ma è solo sulla carta la mia identità
ti chiamerò per dirti di non richiamare
ma non lo spengo
mi serve
e che non fare niente non è fare niente
ho i graffi di una ballerina sulle punte
ma gli occhi mi si accendono senza corrente
lo sai cosa mi serve.
Un cielo “azzurro” Celentano mi serve
un po’ di Africa in giardino mi serve
un parco giochi dentro la testa
mi serve, mi serve
un capodanno a ferragosto mi serve
un’altalena nel salotto mi serve
una tempesta
che mi somiglia
dalle mie ciglia
mi serve, mi serve.
Nananana nanananana nanana nananananana
Mi serve, mi serve
Nananana nanananana nanana nananananana
Mi serve un cane per uscire e un pacco da aprire
un pesce d’aprile e una raccolta di rime
un dottore a cui cantare una canzone d’amore
che più felici di così
si muore.
Un cielo “azzurro” Celentano mi serve
un po’ di Africa in giardino mi serve
un parco giochi dentro la testa
mi serve, mi serve
un capodanno a ferragosto mi serve
un’altalena nel salotto mi serve
una tempesta
che mi somiglia
dalle mie ciglia
mi serve, mi serve.
Nananana nanananana nanana nananananana
Mi serve, mi serve
Nananana nanananana nanana nananananana
Mi serve, mi serve.
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