A 10 anni dalla scomparsa di Amy Winehouse, il Design British Museum le dedica una mostra. Ecco cosa c’è al suo interno.
Amy Winehouse è stata una cantante e produttrice discografica britannica. Nata sotto il nome di Amy Jade Winehouse nel 1983 in Inghilterra a Enfield nel Middlesex, in una famiglia ebraica, cresce nel quartiere di Southgate.
All’età di dieci anni fonda un gruppo rap chiamato Sweet’n’ Sour. A dodici anni, dopo la separazione dei genitori avvenuta due anni prima, frequenta la Sylvia Young Theatre School istituto con regole dure e severe che Amy trasgrediva sempre.
Amy Winehouse: la mostra a lei dedicata
A seguito della comunicazione della sua bocciatura, i genitori la cambiarono di scuola iscrivendola alla BRIT School a Selhurst in Croydon.
A tredici anni ottiene la sua prima chitarra e comincia da sola a forarsi il naso per mettersi un piercing e inizia a farsi alcuni dei suoi tatuaggi.
Nel 1999 prende parte alla National Youth Jazz Orchestra dove canta per la prima volta come professionista. Nel 2002 un suo amico manda una demo della cantante a un talent scout che le fa firmare un contratto con la Island/Universal.
Nel 2003 pubblica il suo album d’esordio caratterizzato da influenze jazz. Accolto positivamente il primo disco ottiene un notevole successo e viene invitata in varie trasmissioni ricevendo premi per le sue performance e canzoni.
Nel 2006 viene pubblicata a livello mondiale l’album Back to Black anticipato dal singolo Rehab che diventa un tormentone in tutto il mondo. Con il brano omonimo all’album, invece, vince l’Artist Choice agli MTV Europe Music Awards 2007 e a dicembre dello stesso anno pubblica Love is a losing game considerato ancora oggi uno dei miglior brani della cantante.
Nel 2008 Amy Winehouse vince cinque Grammy a cui seguono nel tempo altri importanti premi musicali.
La morte e l’omaggio a 10 anni dalla sua scomparsa
Il 23 luglio del 2011 la cantante viene trovata morta nel letto di casa sua, il decesso secondo alcune analisi è dovuto dallo shock chiamato stop and go, ossia una massiccia assunzione di alcool dopo un lungo periodo di astinenza.
Così, Amy, morta a 27 anni va ad inserirsi nella cerchia di artisti morti alla stessa età designata come maledizione del 27.
A 10 anni dalla sua morte il Design Museum di Londra ha celebrato l’arte della cantante con una mostra intitolata Amy: Beyond the stage, dove si possono ammirare gli appunti scritti a mano dalla cantante, filmati, oggetti personali di cui anche i premi ricevuti.
Tra questi anche le sue amate chitarre e i capi d’abbigliamento a lei ispirati.