Ahia! è una canzone dei Pinguini Tattici Nucleari, inserita come settima ed ultima traccia nel secondo EP omonimo, negli scaffali dei negozi da venerdì 4 dicembre 2020, a un anno e otto mesi di distanza da Fuori dall’hype e a otto anni dal primo Extended Play, Cartoni animali. L’audio e il testo di questo bel pezzo.
Si tratta di un brano molto lento e coinvolgente, scritto da Riccardo Zanotti e prodotto da Fabrizio Ferraguzzo & Enrico Brun. Ricordo che nel disco, anticipato da La Storia Infinita e Scooby Doo, sono presenti un totale di sette inediti (Scrivile Scemo, Giulia, Bohémien, Pastello Bianco, La Storia Infinita e Scooby Doo), che già a poche ore dalla release, stanno facendo letteralmente impazzire i numerosissimi fan del gruppo pop rock nato a Bergamo nel 2010.
Lo ha spiegato il frontman Riccardo Zanotti:
È una sorta di lettera d’amore (o una confessione, se vogliamo) che parla di un’attesa durata molti anni, romantica e semplice. La title track è una canzone folk che riprende il finale del mio libro e che si ispira in parte a Bon Iver, che è un artista che mi ha molto appassionato. Il suo sound è diretto, arriva subito, ma non mancano contaminazioni elettroniche e moderne. Il brano riprende il finale del mio libro.
[1a Strofa]
Ieri ho pensato che
Vorrei andare in montagna
Per dimenticarmi di te
Un po’ di freddo, certo male non fa
Mi è ritornata in mente
La cantilena che ti insegnano a scuola
Per ricordare i nomi delle Alpi
Ma… con gran pena…
E poi, boh, non le so
Sapessi i pensieri che ho perso
Che ho scacciato via dalla mia testa
Perché tu ci dormissi comoda dentro
E ti sentissi speciale
Come in un giorno di festa
[Rit. 1]
E ancora so che ti piace il McFlurry
Ma solamente alle tre del mattino
E del tuo primo bacio agli autoscontri
Che hai dato a quel cretino
Un bullo del tuo paesino
[2a Strofa]
I nomi delle tue zie
Navigano dentro i miei mari
E affogan tutte le poesie
Che so… fin dalle elementari
E forse un po’ ti farà pena
Questa mia povera testa
Che sa ancora tutto di te
Perché per quanto mi sforzi
Sei tutto cio’ che mi resta
[Rit. 2]
Le cicatrici che c’hai sulle gambe
Son magiche, raccontano una storia
Di una bimba che cadeva sempre
Nelle ore di motoria
E che conosco a memoria
[Ponte strumentale]
[Conclusione]
Ed ora che sai camminare dritta
E forse non finisci gambe all’aria, ah
Ti prego, fatti dire, amore mio
Che eri davvero bella
Quando cadevi dicevi “Ahia”
Quando cadevi dicevi “Ahia”
Quando cadevi dicevi “Ahia”
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