Achille Lauro ha venduto qualcosa di insolito per beneficienza. Ecco cosa è stato messo in vendita.
Achille Lauro è un cantante molto in voga negli ultimi anni. Nato sotto il nome di Lauro De Marinis, a Verona, nel 1990, è figlio del magistrato della Corte di cassazione Nicola De Marinis e Cristina Zambon.
Cresciuto nella periferia di Roma , tra Conca d’Oro e Serpentara, a quattordici anni va a vivere con suo fratello Federico, in arte Fet, produttore del gruppo rap Quarto Blocco.
La vicinanza con lui lo porta a sviluppare un amore sempre più profondo verso la musica, ma si allontana dalla sua famiglia che si trasferisce in un’altra città.
Lauro, negli anni ha un rapporto conflittuale col padre, con cui ha chiarito soltanto di recente.
da sempre legato alla madre la donna è al momento amministratrice della holding del figlio, la De Marinis Mgmt S.r.l.
Nel 2012 assieme ai Quarto Blocco, pubblica il mixtape Barabba, facendosi conoscere nel modo musicale con il nome d’arte di Achille Lauro, per onorare il politico e armatore napoletano, comandante della nave ‘O Comandante affondata nel 1994 al largo della costa somala.
Il primo contratto arriva nel 2014 con l’etichetta discografica di Marracash, la Roccia Music, ma soltanto nel 2015 con il brano Dio c’è riceve la notorietà.
Nel 2016 lascia la Roccia Music per fondare una propria etichetta discografica, la No Face Agency, collaborando con il producer Boss Doms con cui decide di partecipare nel 2017 a Pechino Express arrivando ad un passo dalla vittoria finale.
Nel 2017 firma un contratto con la Sony Music e nel 2018 pubblica l’album Pour l’amour scritto durante un periodo in cui si era isolato facendo continuamente uso di marjiana.
Nel 2019 partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo con il brano Rolls Royce e nel 2020 ritorna sul palco del Teatro Ariston, con la canzone Me ne frego per poi tornarci come ospite musicale nell’edizione 2021 con un’esibizione in ogni serata.
Nel 2022 sarà nuovamente in gara alla kermesse canora con il brano Domenica, assieme all’ Harlem Gospel Choir.
Lo scorso 7 dicembre, Achille Lauro, mentre si esibiva sulle note della sua hit 16 marzo, grazie a degli strumenti appositi, ha mostrato agli spettatori i battiti del suo cuore, ottenendo così una vera e propria opera d’arte in NFT.
L’opera certificata, è stata messa all’asta sulla piattaforma Crypto.com per beneficienza nei confronti del reparto di cardiochirurgia Pediatrica del Policlinico San Donato di Milano.
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